
Il porto di Genova è fortemente coinvolto in questo piano: i fondi europei del Recovery Plan contribuiranno alla realizzazione della nuova diga foranea, l’accessibilità al porto sia su strada che su ferrovia favorendo, in questo modo, sia la competitività dello scalo che la sua sostenibilità ambientale.
Un altro tassello della riconversione verde dei porti italiani è l’elettrificazione delle banchine (il cosiddetto Cold Ironing), che sarà accompagnato da investimenti nel rinnovo delle flotte (che sempre più spesso utilizzano forme di propulsione elettrica ma necessitano, all’ormeggio, di infrastrutture molto rare nei nostri porti.
Il contributo del Recovery Fund sarà centrale anche per il rinnovo del parco mezzi dell’autostrasporto, del trasporto ferroviario e della digitalizzazione.
IL COMMENTO
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