"Alcuni distretti ci stanno mettendo i bastoni tra le ruote. Per un aspetto burocratica in occasione della possibile terza ondata di Covid non riusciremo a fare i tamponi molecolari e dovremmo rimandare la gente in coda alla Asl facendo arrivare le squadre Gsat a domicilio magari dopo dieci giorni". Andrea Stimamiglio, segretario ligure del sindacato Fimmg (federazione italiana medici di medicina generale) lancia l'allarme. Un appello per cercare di risolvere una situazione che rischia di mandare in tilt il sistema di monitoraggio e screening nel corso della probabile terza ondata di Covid se si verificherà come sostengono gli esperti a partire da gennaio.
La questione è semplice. All'inizio della seconda ondata le attese per fare i tamponi erano di diversi giorni, anche dieci-dodici. Regione Liguria ha poi sottoscritto un accordo con i medici di medicina generale. E così dal 30 novembre in Liguria è partita l’attività dei medici di famiglia che hanno iniziato a effettuare tamponi rapidi antigenici ai propri assistiti. Questa tipologia di tamponi mostra il risultato dopo pochi minuti, per quelli molecolari invece ci vogliono alcuni giorni. In caso di tampone antigenico con esito positivo i medici di medicina generale si sono resi disponibili a effettuare quello molecolare utile ad accertare la reale positività al Covid del soggetto testato.
E qui ecco l'inghippo, come spiega lo stesso Stimamiglio: "Alcuni distretti (Asl ndr) non accettano i nostri tamponi molecolari per una questione di etichettatura. Dicono che noi dobbiamo etichettare i tamponi per portarli in Asl. Abbiamo fatto presente che bastava che al momento della consegna l'impiegato creasse l'etichetta. Per alcuni distretti questa cosa non va bene, per altri va bene. Ho scritto ad Alisa, ho scritto all'Asl3 e a Regione Liguria ma per ora non sono riuscito a venirne a capo". Vulnerabilità di un sistema dovuto alla burocrazia. Il tempo per rimediare a questo problema c'è, ma non sembra essere molto. Il rischio concreto è che per effettuare un tampone molecolare, dopo quello antigenico con esito positivo, si debba di nuovamente aspettare diversi giorni ovvero l'arrivo delle squadre Gsat a domiclio, con le conseguenze ovvie di dover restare a casa nell'attesa di sapere se si è realmente o meno positivi. In tutta la Liguria le squadre Gsat sono circa quaranta.
Intanto le feste di Natale si avvicinano e da chi ormai oltre nove mesi combatte giornalmente con il Covid arriva l'appello: "A chi ha genitori anziani non conviventi sconsiglio il pranzo di Natale insieme, la cosa è triste ma non è il caso di metterli a rischio" spiega Stimamiglio che darà il buon esempio con il suo genitore.
salute e medicina
Covid in Liguria, la burocrazia stoppa i tamponi: i medici di famiglia lanciano l'allarme
Il rischio è che dopo tampone antigenico positivo si debba aspettare a lungo per quello molecolare
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