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Un’abitudine che invece tornerà alla "normalità" sarà quella legata alla pausa pranzo: se molti durante un 2020 di smart working hanno mangiato a casa, ma non appena sarà possibile tornare in ufficio con regolarità il 36% degli intervistati riprenderà a mangiare fuori in pausa pranzo. Stesso ragionamento vale per il tempo dedicato a cucinare. In questi mesi tanti si sono dilettati nella preparazione di ricette a casa ma nel 2021 il 51% conta di abbandonare questa abitudine. Resterà - invece - l’attenzione per l’economia locale. Le restrizioni anti-virus hanno infatti limitato gli spostamenti e favorito gli acquisti “sotto casa”. Ben il 61% continuerà a prediligere i produttori locali rispetto alla grande distribuzione e alle catene.
Dell’esperienza gastronomica fuori-casa nel 2020 sono mancati soprattutto la cucina, ovvero provare ricette particolari, la socialità e il servizio a tavola. Inoltre il 70% dei rispondenti sostiene che il delivery e l’asporto, torneranno al loro consumo pre-lockdown appena i ristoranti riprenderanno a ritmo regolare. Le attività di ristorazione si sono in ogni caso attrezzate sempre più su questo fronte. Il 60% ha fornito nel 2020 servizi di asporto, il 48% consegna a domicilio e il 23% ha venduto i propri prodotti. Per quasi il 60% dei business - però - si è trattato di soluzioni con ridotti effetti economici, utili soprattutto a restare in contatto con i clienti. Il legame con la clientela, è stato infatti, un altro pilastro della ristorazione nel 2020: più dell’80% dei ristoratori ha usato social media, mail e internet in generale per dialogare con la propria community.
Il 72% dei rispondenti ha dichiarato che nel 2020 ha utilizzato servizi digitali per la prima volta, segno evidente della digitalizzazione delle nostre abitudini. Protagonisti del prossimo anno saranno dunque i metodi di pagamento contactless, le prenotazioni online, le soluzioni per delivery e asporto, i menù digitali e le gift card. Unanime il parere anche per i ristoratori che nel 2020 hanno adottato soprattutto le prenotazioni online, i pagamenti e i menù digitali e il registro elettronico per il tracciamento dei contatti.
Inoltre il sito ha chiesto alla sua community quali accortezze avranno nel 2021 nella scelta del ristorante: per il 65% sarà più importante che in passato scegliere un ristorante in base al prezzo medio e l’80% presterà più attenzione a ristoranti che propongono sconti o promozioni. D’altra parta evolve anche l’offerta in sala: poco più del 40% dei ristoratori ha ridotto il menù nel 2020, mentre il 10% ha già pensato a una carta adatta a qualsiasi ora del giorno e della sera.
IL COMMENTO
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