cronaca

Richiesto anche di anticipare il passaggio di gestione dalla provincia di Alessandria all'Anas
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La strada del Turchino in località Gnocchetto resta chiusa, il rischio incombente sulla strada è stato valutato troppo grave dai tecnici che hanno effettuato un sopralluogo. L'incubo dunque prosegue per la valle Stura e la sua viabilità interna.

Il tratto di strada dove si trova la frana verificatasi oltre un anno fa, è di competenza della provincia di Alessandria. Ma per poter intervenire, Anas (che gestisce il tratto di strada ligure), deve aspettare il passaggio di consegne che è però slittato ad aprile (LEGGI QUI LA QUESTIONE).

Visto la situazione di immobilismo i sindaci dell'unione dei Comuni valli Stura, Orba e Leira chiedono un ulteriore incontro al ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli affinché i tempi vengano ristretti e Anas possa intervenire sulla frana prima del passaggio formale di consegne. La situazione, sia in termini geologici che di erosione del fronte franoso infatti risulta essere peggiorata rispetto alla precedente verifica.

I residenti e lavoratori sono da oltre un anno che convivono con le chiusure automatiche della strada a ogni emanazione di allerta meteo. Situazione che crea pesanti disagi e obbliga a lunghi giri. A questo si aggiunge la situazione della A26 che vive tra continui cantieri e chiusure notturne per lavori. Ora che la strada non può riaprire la situazione peggiora ulteriormente. I sindaci del paesi della vallata coinvolti chiedono risposte immediate alle istituzioni.


E nell'attesa che qualcosa si smuova vengono sollecitate misure capaci di limitare almeno in parte i disagi. Tra queste la richiesta dell'eliminazione del pedaggio autostradale lungo la tratta tra Masone e Ovada sulla A26 per garantire il diritto alla mobilità.

(foto da profilo facebook Unione Comuni Stura Orba Leira)