salute e medicina

Obiettivo vaccinare quasi 19 mila persone entro metà gennaio
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E' ripresa in tutte le Asl della Liguria, l'attività vaccinale anti-Covid. Dopo le prime 320 dosi somministrate nei giorni scorsi a Genova, la vaccinazione è ripartita in contemporanea in tutte le cinque Asl liguri. L'obiettivo della Regione è somministrare 18.720 dosi entro metà gennaio a personale sanitario degli ospedali e delle rsa e agli anziani ospiti delle residenze.




Intanto secondo il 33/mo report dell'Istituto superiore di sanità, la Liguria è in zona di rischio Covid moderato e dunque secondo l'ultimo Dpcm equivale alla zona gialla, come ha spiegato in conferenza stampa il presidente della Regione Giovanni Toti. "Nei prossimi giorni ci confronteremo con il Governo su quale posizionamento avrà la Liguria dopo il 7 gennaio", ha poi aggiunto.




E il responsabile della prevenzione e campagna vaccinazione
di Alisa, il prof. Filippo Ansaldi, ha spiegato che sono numerosi gli indicatori che servono a valutare la situazione del Covid nella regione. La Liguria è sopra l’88% (la soglia fissata dal ministero della salute è 60%) di capacità di monitoraggio. “ Per quanto riguarda la trasmissione del virus abbiamo avuto una flessione del -22% e l’RT si attesta a 1.07. Da 10 giorni abbiamo minimi cambiamenti. C’è poi la resilienza del sistema sanitario, ovvero la capacità di rispondere e resistere al virus, e la percentuale di positivi che è all’8%, sotto la media nazionale e in discesa. L’impatto del virus sul sistema sanitario è a rischio moderato, e la valutazione della resilienza nei parametri”, ha detto Ansaldi.




Il modello vaccinale, come ha ricordato Barbara Rebesco, responsabile della farmacia di Alisa, è stato realizzato indicando alle strutture il numero di flaconi da utilizzare per evitare sprechi. “Il ministero della salute ha stabilito di usare 6 dosi per ogni flacone. L'aumento delle dosi, ciascun flacone ha un sovrariempimento calcolato a garantire una sesta dose, i flaconi assegnati rimangono quindi invariati rispetto a prima, ma avremo la possibilità di disporre di più dosi egualmente efficaci", ha detto Rebesco.




Si è poi passati alle vaccinazioni vere e proprie. Ha cominciato l’ospedale Gaslini di Genova con Orietta Vianello, coordinatrice infermieristica, e prima vaccinata. “Un’ opportunità grandissima per tutti noi essere vaccinati, per la salute del bambino e dei suoi familiari, è doveroso vaccinarsi” ha detto. Come ha aggiunto il direttore Paolo Petralia: “In tre settimane esauriremo il gruppo di operatori sanitari da vaccinare”.




Successivamente si è andati all’ospedale Galliera di Genova, 
con il dott. Marco Lattuada, responsabile di anestesia e rianimazione, come primo vaccinato: “Tra la prima e la seconda ondata abbiamo vissuto il periodo più difficile. Il vaccino apre una finestra per andare oltre quello che abbiamo oggi come strumenti, credo che il vaccino possa creare barriere contro la diffusione del virus nella popolazione”, ha detto. All’ospedale Galliera si prevede di chiudere entro il 20 Febbraio con seconda dose.



Ci si è poi spostati a ponente, all’ospedale Borea di Sanremo, in Asl 1, con  Monica Allegri prima vaccinata, che ha detto: “Giusto, corretto, perché questa storia deve avere una fine, ci è piombata addosso quando nessuno se lo aspettava”. Il direttore sanitario Marco Damonte Prioli ha spiegato che si partirà con 60 vaccinazioni e si proseguirà con 80 vaccinazioni nelle case di riposo. “Nei prossimi giorni vaccineremo in media 100-120 vaccini al giorno per poi arrivare a 300 vaccini al giorno a regime. Vogliamo vedere la luce in fondo al tunnel”, ha concluso Prioli.



Per quanto riguarda la Asl 2, all’ospedale San Paolo di Savona
, è Elisabetta Cutiggia, caposala del reparto di malattie infettive, e coordinatore alla struttura igiene e sanità pubblica dell’Asl 2, la prima a ricevere il vaccino.  “ E’ una gioia immensa, tutti erano in prima linea, ed eravamo un esercito forte, ma disarmato. Ci siamo stati tutti in prima linea ora abbiamo un’arma più forte” ha detto. In Asl 2 la programmazione delle vaccinazioni andrà avanti fino al 16 gennaio e oltre. “Ne faremo 300 e passeremo poi al Santa Corona , Albenga e Cairo”, ha detto il direttore sanitario.



A Genova si è cominciato con l’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena
, in prima linea nella lotta al Covid. Enrico Biondi, primo vaccinato, ha rappresentato i sanitari di anestesia e rianimazione, è in Asl 3 dall’83 ed è infermiere di alto livello. “Questo è un momento che ci da veramente una grande speranza verso il futuro” ha detto. Nei prossimi giorni si andrà avanti con le vaccinazioni a Sestri Ponente e poi a Quarto. “Abbiamo capacità giornaliera di 500 dosi” ha detto il direttore della Asl 3 Carlo Luigi Bottaro.





In Asl 4, all’ ospedale di Sestri Levante, la prima vaccinata
è la coordinatrice infermieristica del reparto di terapia intensiva respiratoria, Miriam Massa. “Sono molto felice di essere la prima vaccinata. E’ stata una scelta per tutelare me stessa, ma anche la salute pubblica, dei miei colleghi e della mia famiglia. Sono contenta di essere la prima a fare il vaccino in asl 4”, ha commentato. Verranno effettuate 60 altre vaccinazioni al personale sanitario, e su Chiavari 24 tra pazienti anziani e operatori di Rsa. Quasi quattromila operatori sanitari entro metà febbraio termineranno il doppio richiamo.



Infine per l’ultima vaccinazione ci si è spostati all’ospedale Sant’Andrea
della Spezia, in Asl 5. Francesco Pio, coordinatore di tutte le professioni sanitarie, è stato il primo a ricevere il vaccino. “Una grande opportunità che mi viene data e grande atto di responsabilità. Mi hanno chiesto se c’è paura a farsi vaccinare, ma ci vuole più coraggio a non farsi vaccinare che a farsi vaccinare perché il Covid è una brutta malattia” ha affermato.


(Nella foto Monica Allegri, infermiera della Asl 1 imperiese che riceve il vaccino)