
Quello che dovrebbe essere centrale e’ il ruolo strategico, indispensabile dei medici di famiglia. Ma come? Ripeto quello che ho gia’ scritto quindici giorni fa. Come avverra’ la chiamata? Devo attendere la telefonata o l’sms del mio dottore o devo chiamarlo io attaccandomi forsennatamente alla cornetta? L’ottimo dottor Arcuri non me lo ha detto o forse, temo, non lo ha comunicato nemmeno alle Regioni.
E poi chi e come individuera’ le fasce deboli/fragili, cioe’ coloro che soffrono di patologie piu’ o meno gravi e quindi che “fanno punteggio” nella classifica dell’accesso al vaccino?
Come verranno classificati i pazienti cardiopatici, diabetici, oncologici, e altro tali da rientrare nella categoria di chi verra’ vaccinato dopo medici, sanitari e anziani delle case di riposo?
Temo il caos dopo la disastrosa manifestazione di incapacita’ di reggere una vaccinazione anti-influenzale stagionale. Sarebbe la buona occasione, come in una intervista intervista a Primocanale ha sottolineato il professor Bassetti di rinforzare (e forse rivedere ex novo?) il ruolo dei medici di famiglia,nodo essenziale di una seria riforma sanitaria pubblica che punti sul territorio e metta in collegamento in modo funzionale e organico questi medici con i reparti ospedalieri. Magari facendo in modo che non debbano seguire 1500 pazienti a testa!
La vaccinazione Anti-Covid diventa anche in Liguria un banco di prova.
IL COMMENTO
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