L’appuntamento ha l’obiettivo di inquadrare l’opera nel contesto più ampio di sviluppo territoriale ed economico, anche in relazione ad altre infrastrutture in programma o in fase di realizzazione: la diga, infatti, non è destinata a restare un’opera sganciata dal resto dello sviluppo portuale ma, nella sostanza, è il più importante tra i diversi interventi previsti. Dall’accessibilità stradale, all’intermodalità ferroviaria fino agli investimenti sui singoli terminal, il futuro del più importante polo economico della città dipende da molti fattori.
La diga foranea di Genova promette di cambiare il destino del bacino storico del porto della città e, di conseguenza, costituisce un grande vantaggio per l’intera comunità: eppure, come spesso accade nel capoluogo ligure, c’è una categoria che ha già iniziato a litigare per ‘grandi’ interessi di bottega. Neppure il tempo di presentare i tre progetti da discutere nel dibattito pubblico, infatti, e i terminalisti genovesi hanno iniziato ad accapigliarsi per ottenere dal progetto il massimo vantaggio personale, e penalizzare il concorrente e questo a discapito della visione più ampia e utile per tutti.
All’interno del gruppo ‘terminal operators’ di Confindustria Genova, la sezione degli industriali attivi nella gestione delle banchine portuali, si è accesa la solita guerra che vede, stavolta, contrapposte due fazioni: ci sono quelli che preferiscono l’accesso a levante, quelli che vorrebbero che le navi entrassero a ponente, entrambi accecati da considerazioni sull’interesse privato, legato alla posizione occupata da ognuno all’interno dello scalo. e come si potrebbero modificare gli accessi delle grandi navi a diversi terminal.
Un dibattito, quello che si è acceso in Confindustria, che non è all’altezza dell’importanza della città e del vero fine della nuova diga, il bene di Genova. Primocanale ha a cuore l’interesse di tutti, non di una sola parte, e ritiene che il futuro di Genova debba necessariamente passare per un complessivo ripensamento degli spazi e della vocazione del porto: una nuova diga è un passo decisivo in questa direzione.
Ecco nel dettaglio il programma di questa sera:
Ore 17 - Avvio dei lavori
Marco Bucci, Sindaco di Genova
Ore 17:15 – Le politiche e le strategie nazionali di sviluppo portuale e della logistica
Giuseppe Catalano, Coordinatore Struttura Tecnica di Missione MIT
Ore 17:30 – Il programma straordinario di sviluppo del Porto di Genova
Paolo Emilio Signorini, Presidente AdSP del Mar Ligure Occidentale
Ore 17:45 – Analisi costi-benefici: le dinamiche economiche di sviluppo portuale, le tipologie di merci trattate e la loro dinamica nel tempo, le criticità che condizionano lo sviluppo portuale.
Prof. Paolo Sammarco, Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Roma "Tor Vergata"
Simonetta Migliaccio, Modimar
Ore 18:00 – La capacità ferroviaria attuale e futura del Porto di Genova
Rosa Frignola, Direttore RFI
Ore 18:15 – Lo sviluppo portuale e gli impatti sulla mobilità cittadina
Laura Ghio, Dirigente Servizio Pianificazione, processi portuali e innovazione - AdSP del Mar Ligure Occidentale
Ore 18:30 – Domande e risposte dal pubblico
IL COMMENTO
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