
Attraverso un video Dora Venezia, arrestata a Genova e sopravvissuta alla Shoah, ha ricordato i premi da 5.000 lire ad ebreo catturato concessi agli italiani che facevano la 'spia'. Un minuto di silenzio è stato fatto osservare dal presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei a inizio seduta: "Oggi onoriamo e riflettiamo, per fare memoria come comunità. Nella consapevolezza che sta a ciascuno di noi evitare che quel che è stato possa ripetersi".
L'orazione ufficiale è stata tenuta dallo storico Alberto Cavaglion. "Il Giorno della Memoria oggi richiede l'impegno a ricordare tutte le forme della deportazione, quella razziale, politica, l'internamento civile e militare. - rimarca Cavaglion - Sono fenomeni diversi tra loro storicamente, negli ultimi anni la Giornata della Memoria è stata assorbita in larga parte dalla memoria della deportazione razziale e si parla poco della deportazione politica o dell'internamento militare. Viviamo in un Paese dove un equilibrio armonico nella rielaborazione del passato fatica a maturare. A circa vent'anni dall'istituzione del Giorno della Memoria dobbiamo chiederci in che misura abbia avuto successo. Qualcosa non ha funzionato. - sostiene Cavaglion - L'Italia che ci circonda, i discorsi in pubblico non sono incoraggianti: spesso pregiudizio, razzismo e indifferenza rispetto ai fenomeni gravi che ci circondano sono diventati troppo frequenti".
IL COMMENTO
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