
Ma anche in questo caso i problemi non mancano come rimarca Rixi: "Qualora domenica potessero aprire (i nostri ristoratori ndr) non saranno in grado di comprare le scorte necessarie, di ripulire i ristoranti, di richiamare il personale, tutte situazioni che dovrebbero essere fatte in meno di 12 ore, una cosa impossibile". E allora dal deputato ligure della Lega arriva un suggerimento: "Serve una programmazione delle chiusure e delle aperture almeno mensile, il rischio altrimenti è quello di disintegrare il nostro tessuto economico, soprattutto quello degli artigiani e della ristorazione".
Molti lamentano il ritardo dei ristori, altri che non sono sufficienti. Per Rixi emerge anche un problema di disuguale trattamento tra chi lavora nel settore pubblico e in quello privato: "Così rischiamo che le partite iva e in generale i lavoratori autonomi ma anche i dipendenti delle aziende provate debbano affrontare problemi grossi. Si rischiano licenziamenti di massa. Nel settore pubblico gli stipendi sono stati garantiti e anche lo smart working ha permesso in molti casi di mantenere il pieno stipendio. Ma in alcuni casi c'è stata una diminuzione delle capacità del pubblico di dare risposte ai cittadini. C'è stata di fatto una discriminazione tra chi lavora nel settore pubblico e in quello privato, aspetto certamente non bello in un Paese che parla di uguaglianza ma poi nelle varie misure adottate, nei diversi dpcm emanati, di questa uguaglianza non c'è traccia" conclude Rixi.
IL COMMENTO
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