
Ma in città tiene banco la questione del passaggio di proprietà del club. Il petroliere Volpi, che aveva rilevato lo Spezia nel 2008 portandolo prima stabilmente ad alto livello in B e poi, la scorsa estate, alla storica promozione nella massima serie, sta per cedere a un gruppo americano. Per assurdo, l’approdo in serie A è arrivato proprio al termine di una stagione iniziata tra i malumori della piazza, che aveva fiutato segnali di disimpegno della proprietà, aggravati dal pessimo avvio di campionato che aveva addirittura messo in forse la panchina di Italiano.
Adesso la cessione, a un fondo USA che comprenderebbe il colosso informatico DELL, in uno scenario che in città qualcuno collega al possibile riutilizzo della smisurata area dell’Arsenale oggi in parte sottoutilizzata. L’ipotesi di uno Spezia a stelle e strisce al momento non entusiasma, lasciare il certo per l’incerto non sempre è fruttuoso. Ma prima di tutto c’è una serie A da difendere, e non sarà scontato.
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso