"E' un autentico dramma, sono davvero addolorato, lavoro con Fabio da 20 anni e lo vivo ogni giorno, siamo amici". Con la voce strozzata dal dolore, Roberto ricorda Federica Picasso, moglie del collega e amico Fabio e vittima dell'incidente che ha coinvolto la giovane donna mentre girava con il proprio monopattino.
"Ho seguito tutta la vicenda da quando hanno deciso di comprare il monopattino, ricordo che Fabio non era molto favorevole, ma posso garantire che Federica non era un'irresponsabile, lavorava in un ufficio legale e percorreva quella starda ogni giorno per raggiungere l'ufficio."
"Ho seguito tutta la vicenda da quando hanno deciso di comprare il monopattino, ricordo che Fabio non era molto favorevole, ma posso garantire che Federica non era un'irresponsabile, lavorava in un ufficio legale e percorreva quella starda ogni giorno per raggiungere l'ufficio."
"Mi fa più paura che ora si dica che girare in monopattino sia pericoloso, vorrei sentire invece che i tir ed i camion sono i veri pericoli; secondo me non dovrebbero circolare in città perché chi li guida non può avere una visuale adeguata, come può averla invece un conducente di un'automobile."
"Non è colpa di Federica, non credo proprio che si sia buttata sotto il camion. Amava la propria figlia e per questo aveva preso tutte le precauzioni, portava anche il casco semi integrale quando utilizzava il monopattino."
Io penso che bisognerebbe far fermare i mezzi pesanti in periferia, caricare la merce su dei furgoncini e da lì smistarla in città"
IL COMMENTO
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