cronaca

Il direttore della Asl 5 Cavagnaro: "Mi scuso per l'errore con la comunità Rainbow ligure".
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All'origine della vicenda il modulo predisposto dall'Asl 5 della Spezia per accedere alla vaccinazione anti Covid, nel quale si equiparano omosessualità, prostituzione e tossicodipendenza alle categorie a rischio. Il documento però non sarebbe stato creato dalla Asl 5, ma si tratterebbe invece di un "copia e incolla", fatto da un documento che si trova sul sito del Ministero della Salute, e dove si trova la stessa tabella che poi è stata usata anche dalla Asl 5.

Al codice 10, compare la scritta: "Soggetto con comportamenti a rischio (tossicodipendente, soggetto dedito alla prostituzione, omosessuale) "In merito all’incredibile e vergognosa inclusione degli omosessuali tra i “soggetti con fattori di rischio” per le priorità delle vaccinazioni, dopo una prima indagine interna della Asl 5 spezzina è emerso che l’errore deriva dal copia-incolla delle linee guida ministeriali. Ovviamente questo moltiplica lo sbaglio, certamente non lo cancella. Anzi. Altrettanto ovviamente consolida il mio giudizio circa la totale incapacità, insipienza, malafede e ottusità di certa opposizione in Regione Liguria, che pur di sparare fango non si premura di accertarsi e approfondire. E dire che di mestiere..." ha detto il presidente Toti commentando con un post su Facebook.

Intanto il Codacons ha preparato un esposto da inviare alla Procura
della Spezia contro la Asl, ritenendo che l'accaduto possa configurare reato.
"Presenteremo domani un esposto alla magistratura della Spezia
chiedendo di aprire una indagine sulla Asl5 per omofobia e
discriminazioni" ha spiegato il presidente Carlo Rienzi. "Chiediamo inoltre che i responsabili dell'errore siano puniti col licenziamento immediato, per la pesante offesa arrecata alla comunità Lgbt" ha aggiunto.

E non si sono fatte attendere reazioni da parte di tutto il mondo politico. Il sindaco della Spezia Pierlugi Peracchini parla di: “Comunicazione assolutamente inaccettabile e gravemente discriminatoria" e annuncia di voler fare luce al più presto su quanto accaduto perché "un fatto così grave, dal quale tutta l’Amministrazione si dissocia, non deve e non può gettare discredito sulla nostra sanità e su tutta la nostra Città".

Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati definisce la vicenda una "Assurda gaffe che fotografa plasticamente un oscurantismo culturale ancora assai diffuso nel nostro Paese. C'è ancora tanta, troppa, strada da fare".

Per il deputato ligure e segretario di presidenza alla Camera Luca Pastorino (Leu): "E' vergognoso e ignobile quando accaduto con il modulo per le vaccinazioni in Asl5, dove si indica tra i comportamenti a rischio l'omosessualità. Regione Liguria, Alisa e Asl5 chiariscano subito quanto accaduto. Serve una indagine interna", ma poi più tardi ha aggiunto: "Prendo atto con grande disappunto che facevano parte di linee guida ministeriali: chiarisca dunque non solo la Regione ma anche il ministero della Salute quanto accaduto".

"L'omosessualità è un comportamento a rischio Covid: è incredibile che nel 2021 si debbano leggere documenti sanitari ufficiali che riportano certe affermazioni, non suffragate ovviamente da alcun dato scientifico ma solo dal
pregiudizio omofobo" ha affermato Manuela Zambrano della
segreteria di Più Europa.

E secondo Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo: "Quest'oggi la provincia di La Spezia si è risvegliata nel Medioevo. Quello che la logica vorrebbe come un fake o uno scherzo di pessimo gusto è, purtroppo, l'amarissima realtà".

E per lo spezzino Brando Benifei, capodelegazione del Pd al Parlamento europeo, si tratta di un grave errore, ma anche un problema culturale e di omofobia. "Anche per questo c'è bisogno della Legge Zan" ha scritto in un tweet.

"Il ministro Speranza si scusi e intervenga immediatamente, così come ha fatto il presidente Toti per l'Asl5, perché nella sezione Anagrafe Nazionale Vaccini, presente sul sito ufficiale del Governo, è presente il medesimo modulo che l'azienda sanitaria locale ha improvvidamente riportato, con la stessa voce "soggetti con comportamenti a rischio" e le stesse "categorie" di persone". Lo dichiara in una nota la deputata di Cambiamo! Manuela Gagliardi. "Il presidente e assessore regionale alla Sanità Toti e la dirigenza di Asl5 hanno riconosciuto l'errore di una leggerezza nel riportare la modulistica nazionale e si sono subito scusati, il ministro Speranza deve fare altrettanto e subito. Non è accettabile che a livello governativo si compiano degli errori di questa portata inaccettabile e discriminatoria che possono essere riportati poi nei territori, queste non possono essere le linee guida nazionali. I cittadini non possono essere etichettati. Si intervenga ora e dal Governo chiedano scusa".

Il modulo interno della Asl 5 di La Spezia "riporta erroneamente, come chiarito dalla stessa Asl, un vecchio documento usato per le donazioni di sangue. La riproposizione in documenti ministeriali di vecchie e superate formulazioni verrà immediatamente corretta". Lo afferma in una nota il ministero della Salute. Per il Ministero, si legge, "sono solo i comportamenti a determinare il rischio, non certo l'orientamento sessuale delle persone".