cronaca

Il funerale? "Aveva deciso di pagarselo solo per non non disturbarci"
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"Non è vero che mia figlia Clara aveva paura di essere uccisa da Renato, aveva deciso di pagarsi il funerale insieme ad un'amica, ma solo per non disturbare me e suo figlio, mio nipote".

Dopo tante parole ecco la verità di Sergio, il papà novantenne di Clara Ceccarelli, la sessantanovenne straziata da un centinaio di coltellate dal suo ex compagno Renato Scapusi ora rinchiuso nel carcere di Marassi con la concreta possibilità di essere condannato all'ergastolo perché il magistrato ha ipotizzato che ha premeditato l'omicidio.

Il papà di Clara l'altro giorno si è presentato in questura spontaneamente con un conoscente. L'uomo, ancora in gamba e autonomo e molto lucido, agli investigatori della sezione omicidi ha ribadito che il grande errore della figlia, ma anche suo, è stato di non essersi accorti che Renato era pericoloso, che potesse arrivare a uccidere: "Lei ha cercato di aiutarlo, ci ha provato sino alla fine".

L'anziano genitore ha poi ribadito: "Clara non aveva paura di quell'uomo ma ne era solo molto infastidita, perchè lo riteneva l'autore di alcune lettere anonime che screditavano il figlio, mio nipote, uno dei motivi che l'avevano convinta a lasciarlo. E poi immaginava che poteva essere stato lui a sporcare più volte la porta del negozio, ma non era certa".

La verità del padre di Clara viene confermata dalla moglie di un maresciallo dei carabinieri che conosceva bene la negoziante assassinata: "Se Clara avesse avuto paura Renato poteva parlarne con me, confidarsi con me sapendo che mio marito poteva darle una mano. Io gliene avevo anche parlato, circa un anno fa, dopo il fatto dei danneggiamenti: le avevo detto se hai bisogno ne potevamo chiedere un consiglio a mio marito, ma lei aveva detto che non se la sentiva, perché non aveva la prova che a insozzare la serranda fosse stato Renato, anche se lui era l'unica persona con cui aveva dei problemi, anche a me non risulta che Clara avesse paura di Renato".