salute e medicina

Due le principali raccomandazioni degli esperti
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Preoccupa l'escalation di casi di Covid, ma soprattutto anche la presenza di diverse varianti.


Come ha spiegato a Primocanale il professor Giancarlo Icardi, direttore del dipartimento di igene del policlinico San Martino: "Secondo gli studi dell'Iss, per capire la diffusione delle varianti, ci dicono che la variante inglese sta prendendo piede a discapito delle altre due, che sono quella sudafricana e quella brasiliana", spiega Icardi. In Liguria sono solo due, al momento, i casi di variante sudafricana scoperti.

"Questo succede proprio perchè la variante inglese ha una maggior contagiosità, ma è altrettanto vero che questa variante non m,odifica affatto la storia clinica, nè tantomeno l'approccio diagnoistico e la prognosi della malattia, non è quindi più cattiva".

E a chi chiede sull'efficacia dei vaccini oggi a disposizione anche per quanto riguarda le varianti, Icardi risponde: " Le aziende che producono i vaccini hanno già fatto delle prove per vedere se sono in grado di bloccare le varianti. Sia il vaccino Pfizer, sia AstraZeneca, sia Moderna, sono in grado di bloccare la variante inglese. Pfizer e Moderna sono in grado di bloccare anche la variante sudafricana, mentre si stanno facendo ancora degli studi per quanto riguarda la variante brasiliana".

Il professor Icardi rassicura, almeno in questa fase, anche sulla possibilità dell'uso di un'unica dose vaccinale, non però per gli over 80.

"Abbiamo redatto un documento di raccomandazioni che è stato inviato ai ministeri e dove ci sono due fondamentali raccomandazioni: una è che in questa fase, con la presenza di tra vaccioni, si possa fare la dose cosidetta unica, e posticipare la seconda dose, questo però non per i soggetti over 80 che sono più deboli. Per tutti glia altri è possibile la somministrazione sul modello inglese" dice Icardi.

"La seconda raccomandazione è quella per chi ha avuto il Covid, che trascorsi più di 6 mesi dalla malattia, raccomandiamo l'uso di una sola dose di vaccino che possa fungere da richiamo sull'infezione naturale".

Questo, secondo Icardi, permetterebbe un risparmio di due milioni di dosi da somministrare come prima dose a chi il Covid non lo ha mai avuto, aumentando così la copertura vaccinale nella popolazione.