Tentò di far esplodere la casa della sorella per un'eredità contesa: 8 anni di carcere
L'uomo aveva saturato di gas la villetta di Villanova d'Albenga dove abitava la congiunta
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di Stefano Rissetto
E' stato condannato a otto anni di reclusione e una provvisionale di 30 mila euro, con le accuse di tentata strage, furto e porto abusivo d'armi, Alberto Grosso, 53 anni, l'ex meccanico di Villanova d'Albenga che l'11 settembre scorso aveva tentato di far saltare in aria l'abitazione della sorella e del cognato, a Villanova d'Albenga. Grosso aveva architettato il suo piano criminale a causa di una eredità contesa con i familiari. Il processo si è svolto con il rito abbreviato: il pubblico ministero aveva chiesto 12 anni.
Grosso aveva saturato di gas la villetta dove abitano la sorella e il cognato, assieme a due figlie, con l'intenzione di farla esplodere. Al momento della sua azione i suoi congiunti erano in vacanza. Era stato un maresciallo dei carabinieri (la caserma è nei pressi della villetta) a percepire odore di gas e a far scattare l'allarme. Prima di saturare l'immobile di gas, Grosso aveva rubato anche i gioielli della sorella e del cognato e poi era fuggito impossessandosi dell'auto della sorella, poi si era costituito ai carabinieri di Pieve di Teco.
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