cronaca

Audizione al Senato del responsabile relazioni istituzionali della società energetica
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Sulla chiusura delle centrali a carbone "siamo fortemente impegnati e siamo al limite per centrale l'obiettivo del 2025, sicuramente continuando a procedere al passo a cui stiamo procedendo dal punto di vista organizzativo rischiamo di mancare questo obiettivo".

Lo afferma il responsabile Sostenibilità e Affari Istituzionali di Enel Italia, Fabrizio Iaccarino, in un'audizione sul recovery plan alle commissioni del Senato, dove indica la previsione di chiudere la centrale di La Spezia entro il 2023.

"Avevamo chiesto lo spegnimento della centrale già nel 2021, purtroppo non è stato possibile per una questione di capacità che ancora non è entrata, però per il 2023 dovremmo essere in tempo per spegnere questa centrale, se non prima", dichiara Iaccarino che indica anche la chiusura due gruppi a Fusina ( Porto Marghera) per "fine anno-inizio anno prossimo".

"Siamo su una buona traiettoria, non vorrei dare un segnale troppo negativo, ma siamo al limite per cui va fatto questo sforzo collettivo", continua il dirigente che chiede di dare "priorità strategica agli iter autorizzativi di rinnovabili, storage e impianti a gas necessari per spegnere gli impianti a carbone".