Per combattere le mafie e diffondere la cultura della legalità a partire dalle scuole, il presidente del Consiglio regionale della Liguria e il direttore
scolastico ligure Ettore Acerra, hanno firmato un protocollo d'intesa che impegna la Regione a sostenere economicamente progetti a sostegno della cultura della legalità.
Un'iniziativa nata in vista della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie in programma il 21 marzo.
Ha partecipato alla firma il presidente della commissione regionale Antimafia Roberto Centi. L'assemblea legislativa ligure si impegna a "sostenere specifiche iniziative assunte negli istituti liguri per potenziare l'educazione alla legalità e al rispetto delle leggi nel loro complesso.
Previsto uno stanziamento iniziale di 8 mila euro a disposizione delle scuole che entro fine anno presentino tramite l'Ufficio scolastico regionale, progetti educativi rivolti a studenti e insegnanti.
"Sono profondamente convinto che nella scuola l'insegnamento alla legalità deve far parte del più generale contesto dell'Educazione civica, così come il rispetto delle norme sanitarie, peraltro richiesto proprio da questa drammatica emergenza. La criminalità organizzata esiste anche in Liguria, ha provocato nel tempo danni gravissimi al nostro tessuto sociale e culturale. In particolare in questo momento di crisi il pericolo di infiltrazioni mafiose è sempre più concreto e bisogna tenere alta l'attenzione" ha detto Centi.
Per Centi "fra istituzioni e scuola la sola collaborazione non è sufficiente, perché serve una vera e propria integrazione sia per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso, sia per la promozione della cultura della legalità. Bisogna riavvicinare i ragazzi alla 'cosa pubblica' attraverso il cardine della formazione scolastica".
"Il protocollo rappresenta una scommessa perché è molto importante che i ragazzi non subiscano il sistema delle regole, ma ne siano attori e protagonisti. La sfida più alta riguarda la corresponsabilità e la condivisione. La corresponsabilità educativa fra soggetti diversi, cioè la scuola, le istituzioni e la famiglia, è molto importante in questo processo educativo",
Un'iniziativa nata in vista della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie in programma il 21 marzo.
Ha partecipato alla firma il presidente della commissione regionale Antimafia Roberto Centi. L'assemblea legislativa ligure si impegna a "sostenere specifiche iniziative assunte negli istituti liguri per potenziare l'educazione alla legalità e al rispetto delle leggi nel loro complesso.
Previsto uno stanziamento iniziale di 8 mila euro a disposizione delle scuole che entro fine anno presentino tramite l'Ufficio scolastico regionale, progetti educativi rivolti a studenti e insegnanti.
"Sono profondamente convinto che nella scuola l'insegnamento alla legalità deve far parte del più generale contesto dell'Educazione civica, così come il rispetto delle norme sanitarie, peraltro richiesto proprio da questa drammatica emergenza. La criminalità organizzata esiste anche in Liguria, ha provocato nel tempo danni gravissimi al nostro tessuto sociale e culturale. In particolare in questo momento di crisi il pericolo di infiltrazioni mafiose è sempre più concreto e bisogna tenere alta l'attenzione" ha detto Centi.
Per Centi "fra istituzioni e scuola la sola collaborazione non è sufficiente, perché serve una vera e propria integrazione sia per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso, sia per la promozione della cultura della legalità. Bisogna riavvicinare i ragazzi alla 'cosa pubblica' attraverso il cardine della formazione scolastica".
"Il protocollo rappresenta una scommessa perché è molto importante che i ragazzi non subiscano il sistema delle regole, ma ne siano attori e protagonisti. La sfida più alta riguarda la corresponsabilità e la condivisione. La corresponsabilità educativa fra soggetti diversi, cioè la scuola, le istituzioni e la famiglia, è molto importante in questo processo educativo",
ha detto il direttore scolastico ligure Acerra.
IL COMMENTO
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