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Il successo dei sanniti in casa della Juventus e la presenza sul fondo di Torino e Cagliari sono incognite
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 Lo Spezia guarda al finale di campionato con la stessa concentrazione che lo ha portato a contenere il ritorno del Cagliari nel finale della partita di sabato, grazie a uno straordinario Zoet e allo spirito di sacrificio del gruppo. La squadra di Italiano ha conquistato una vittoria fondamentale ma non decisiva: lo stesso tecnico avverte il gruppo che 29 punti, pure un buon bottino, assolutamente non bastano. Sono un punto di partenza più che di arrivo, tanto più che la stupefacente vittoria del Benevento in casa della Juventus ha ridimensionato aritmeticamente il valore del successo spezzino sul Cagliari.

Tra le squadre in lotta c’è come la sensazione che Torino e appunto Cagliari in qualche modo potrebbero piazzare la volata vincente, per qualità della rosa e peso geopolitico: la corsa sarebbe quindi virtualmente ristretta a Spezia e Benevento. Da qui alla fine le Aquile dovranno giocare a Roma con la Lazio, in casa col Crotone, a Bologna, in casa con l’Inter, a Genova coi rossoblù e a Verona, in casa col Napoli e a Marassi col Doria, infine al Picco con Torino e Roma. Un calendario molto impegnativo, ma Italiano e i suoi ne sono consapevoli.
Intanto alla Spezia si godono anche gli effetti collaterali dell’ascesa tra le grandi del calcio: la convocazione in azzurro di Matteo Ricci ha acceso le voci sul futuro, dato che il suo contratto è in scadenza a giugno e sulle sue tracce ci sarebbe proprio la Sampdoria.