salute e medicina

Dopo l'incidente in A10 che ha visto coinvolta una donna incinta
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Si fa ancora più forte e urgente il grido del ponente ligure che chiede la riapertura del punto nascite a Pietra Ligure, a causa del territorio lacerato da continue code e cantieri. Nella notte tra venerdì e sabato, infatti, una donna incinta è rimasta coinvolta in un incidente sulla A10 (LEGGI QUI), evidenziando come "l’assenza del pronto soccorso ostetrico sia un fattore di rischio addossato alle donne e le famiglie del ponente ligure", scrive in una nota il comitato Nascere a Pietra. 


"Il nostro territorio per la sua conformazione presenta una particolare complessità. Pur non essendo eccessive le distanze, occorre molto tempo per percorrerle, tempo prezioso e fondamentale per la vita in una situazione di emergenza, urgenza ostetrica come il trauma nella donna gravida, il distacco di placenta, l'emorragia del IV trimestre di gravidanza, l'Hellp syndrome, il parto precipitoso". E lo scorso 13 febbraio c'era stata una vera e propria catena umana in segno di protesta per chiedere al più presto di ripristinare il reparto al Santa Corona, luogo di riferimento per molte famiglie (LEGGI QUI).


Il reparto è stato chiuso quando Asl 2 ha dovuto riorganizzare i reparti a causa dell'emergenza Covid. Ma "Nessuno ha detto che non riaprirà. E' intenzione del presidente della Regione Toti, del sottoscritto e del direttore generale di Asl2 Marco Damonte Prioli riaprire quanto prima. Ora, però, c'è una forte carenza di ginecologici e ciò impedisce di riattivare il reparto. La carenza di personale è un problema serio", aveva sottolineato Brunello Brunetto, ex primario di anestesia e rianimazione e ora presidente della commissione sanità in Regione.


E per il comitato "la chiusura "temporanea" significa anche: assenza totale di un pronto soccorso Ostetrico/Ginecologico con conseguente impossibilità di assistere qualsiasi urgenza e emergenza. Depotenziamento ulteriore del Dea (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) di II° Livello. Decadimento del livelli minimi obbligatori di sicurezza propri di un Dea di II° livello, sede di trauma Center, Centro Ictus, Angiografia interventistica di ultima generazione. Impossibilità a erogare assistenza alle donne vittime di violenza sessuale in quanto il ginecologo non è presente dalle h 14,00 alle h. 8,00. Questa scelta ha creato un vero e proprio vuoto assistenziale, non solo un disservizio".