L'infinito dibattito sull'ora legale tra risparmio, stanchezza e un'ora di luce in più

I sistemi digitali orami nella maggior parte dei casi resettano l'ora in maniera automatica. Ma per orologi da polso, da cucina, quello della macchina e tanti altri questa mattina (28 marzo 2021) bisogna ricordarsi di spostare le lancette un'ora avanti (se non lo si è già fatto la sera prima).

L'entrata in vigore dell'ora legale impone un'ora di sonno in meno ma porta con sè un'ora di luce in più la sera. Secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, nel 2020 i benefici dell'ora legale hanno determinato un risparmio pari a 400 milioni di kWh (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 205 mila tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro. Lo scorso anno con valori influenzati dalla complessiva riduzione dei consumi energetici dovuta alla chiusura delle attività per effetto dell'emergenza sanitaria da Covid-19.


Eppure si discute da anni la possibilità di abolire l'ora legale. Commissione e Parlamento europeo nel 2018 hanno infatti votato l'abolizione del cambio dell'ora a partire dal 2022. Entro la fine dell'anno, ciascuno Stato dell'Unione europea dovrà decidere se adottare l'ora legale o l'ora solare. Tuttavia la discussione resta accesa. I Paesi del Nord Europa spingono per l'abolizione dell'ora legale, quelli Mediterranei, Italia inclusa, sottolineano i benefici, non solo economici, portati dall'avere un'ora in più di luce la sera. Sembra probabile che alla fine almeno per l'Italia il cambio dell'ora resterà un'abitudine consolidata anche per il futuro. Se l'impatto iniziale sembra essere negativo con maggiore stanchezza e il tempo (soggettivo) di abituarsi al nuovo orario, i sessanta minuti in più di luce porta con sè alcuni aspetti positivi.

La luce aumenta i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello conosciuto anche col nome di "ormone del buonumore", proprio perché ci rasserena e migliora il sonno, fondamentale per la nostra salute. A supporto del nostro benessere anche il maggior tempo libero da trascorrere all'aria aperta. La luce solare inoltre favorisce la produzione della vitamina D, un fondamentale gruppo di pro-ormoni che ha numerosi benefici per il nostro organismo. Il dibattito su pro e contro resta acceso.