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E proprio Primocanale ha riportato all’attenzione delle istituzioni e delle categorie colpite il tema delle autostrade: continui scambi di carreggiata e restringimenti, code all’ordine del giorno e il pericolo di incidenti che nell’ultimo mese di marzo si è concretizzato in quattro tragedie. Per questo, la battaglia editoriale continua e dà voce ai disagi quotidiani che tutti i giorni siamo costretti a subire, proprio per evitare che i liguri si abituino ad una situazione drammatica che va avanti da mesi e che si prevede durerà almeno ancora per i prossimi cinque anni.
L’onorevole Paita ha anche aggiunto che: “Aspi ha dimostrato sul piano industriale di avere un interesse alla realizzazione della Gronda, un’opera che potrebbe concorrere a limitare i disagi delle autostrade liguri”. Ma questa non può essere una soluzione percorribile: i disagi sono qui e ora, persino in un momento in cui i traffici privati sono pressoché azzerati a causa del Covid, con il divieto di spostamento tra regioni e comuni in zona arancione se non per motivi di lavoro, salute e necessità. Inoltre, perché Autostrade per l’Italia dovrebbe prendersi degli impegni futuri se ancora è in dubbio che la concessione resti in mano loro? “Chiunque gestirà quel tratto autostradale dovrà mantenere la manutenzione delle opere, è per questo che auspico quella riforma che possa rafforzare il ruolo di controllo e di indirizzo delle infrastrutture”, ha ribattuto Paita. “Queste componenti del problema devono essere analizzate in modo separato: il pubblico ha necessità di dare un bene in concessione ad un privato, ma deve essere in grado di valutare autonomamente la situazione”.
IL COMMENTO
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