
Gli altri ragazzi che con lui stavano per pitturare di rosso e blu il molo del Porticciolo di Nervi, sono riusciti a fuggire, anche se alcuni potrebbero essere identificati dalle telecamere nonostante indossassero un passamontagna e la mascherina per coprirsi il viso.
Nelle intenzioni dei tifosi, come si vede dalla foto, c'era quella di lasciare al centro del molo, fra il rosso e il blu, il simbolo del Genoa del vecchio murales del comune in occasione dell'ultima edizione di Euroflora.
Il blitz dei tifosi genoani, forse la risposta illegale al grande cartellone pubblicitario con i colori blucerchiati visibile dalla Sopraelevata, è però rimasto a metà: gli imbianchini della nord sono riusciti a dipingere solo la parte bassa di rosso e appena hanno iniziato a pitturare la parte alta di blu si sono visti arrivare gli agenti della municipale.
Quella di ieri è solo l'ultimo blitz di una lunga serie messi a segno dai tifosi di Samp e Genoa per affermare la supremazia dei colori della propria squadra nei luoghi simbolo per gli ultrà.
Per questo i poliziotti della Digos che meglio conoscono queste dinamiche prevedono altri blitz di tifosi armati di vernice.
L'auspicio di tutti è che questa rivalità non sortisca altra risse in strada, come è successo più volte nell'ultimo anno, fra piazza Solari, Albaro e piazzale Kennedy.
Risse, lo dicono i fatti, per fortuna più annunciate che reali: tanta scena ma per fortuna poche botte e pochi feriti. In tempi di partite a porte chiuse per il Covid forse il minimo sindacale da parte di ultrà privati delle gradinate e costretti ad assistere alle partite neppure al bar ma solo dal salotto da casa.
IL COMMENTO
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