"Francesca era la nostra unica figlia, era sana e felice, dopo quel vaccino è finita all'ospedale e poi è morta, noi non vogliamo fare illazioni o accuse, capisco che qualcuno dice che per il vaccino muore una persona su un milione, ma è successo a noi. Noi con Francesca abbiamo perso tutto, ora in casa c'è un silenzio tombale...".
A parlare come in tranche per il dolore dallo loro casa di Granarolo, sulle alture di Genova affacciate sul porto, sono Carmelo Tuscano e Giuseppina Sgobba, due ex dipendenti delle Poste in pensione, i genitori di Francesca, 32 anni, l'insegnante di sostegno che si era sottoposta al vaccino anti covid il 22 marzo e morta a Pasqua, pare in seguito ad una trombosi, all'ospedale San Martino.
Era stata l'Università, dove la donna collaborava, a prenotare il vaccino poi svolto all'Albergo dei Poveri.
"Io non voglio fare nessuna illazione - racconta il padre Carmelo fermo sull'uscio di casa come a proteggere la moglie -, mia figlia ha fatto il vaccino il 22 marzo perchè lei aveva un lavoretto all'Università, alla biblioteca umanistica, che li hanno mandati a fare il vaccino. Sembrava tutto a posto senza nessun problema, mi fa un po' male qua (dice indicando il braccio dove era stato inoculato il vaccino), io le avevo detto - ricomincia l''uomo - poi ti passa, infatti le era passato, poi giovedì... - "giovedì santo" precisa Giuseppina, la mamma di Francesca - ha iniziato ad avere un po' di mal di testa, le ho detto "prendi qualcosa" e le chiesto "ti porto all'ospedale" ma cosa gli diciamo che hai un mal di testa? Quindi non siamo andati..."
Ma era un mal di testa forte?
"No, no, non forte era mal di testa strano" - "pulsava" aggiunge la mamma di Francesca - "prima da una parte poi all'altra - riprende il papà facendo il segno alla tempia, prima destra poi a sinistra - venerdì ha detto che pulsava, poi abbiamo chiamato la guardia di medica, le hanno detto di stare calma e le hanno fatto la puntura perchè vomitava, ma mia figlia non era una che si lamentava. Era agitata, poi si è quietata e l'abbiamo messa a letto, alle sei del mattino era sveglia, ci siano incontrati in bagno, poi l'abbiamo lasciata dormire e ci siamo messi a dormire anche noi, eravamo stanchi, poi non si è svegliata più, non si è svegliata in più, questa (dice l'uomo indicando la moglie) gridava, io ero uscito sono tornato con la spesa in mano, abbiamo chiamato il 118, abbiamo capito che era in coma, poi se la sono portata via..."."spero non abbia sofferto" specifica la mamma con un filo di voce e poi aggiunge "l'ambulanza è andata via senza la sirena...".
"Poi mi ha chiamato un medico - ricostruisce ancora il papà - mi ha detto che la situazione non era rosea, mi dia il tempo di refertare la tac, ha detto, e ha ammesso che la situazione era disperata e non sapevano se riuscivano... la mattina dopo ci hanno chiamato dall'ospedale perché non c'era più attività cerebrale, questo e quanto, e mia figlia non c'è più".
Voi avete subito pensato al vaccino?
"La coincidenza è un po' strana, ti viene da pensarla la cosa, capisce, poi che ci sia qualche relazione o non ci sia, non lo so, io spero di no, francamente, spero di no perchè la gente ha bisogno di essere vaccinata sennò di qua non ne usciamo più, però viene da pensare che questo vaccino non sia adatto alle giovani donne, tutte le sue amiche, centinaia di messaggi, sono spaventate"
Voi avete fatto il vaccino?
"Noi, no perché siamo sessantenni, io ho i miei problemi e ho detto che quello lì non lo faccio, mia moglie non vuole fare nessun tipo di vaccino".
Moglie che poi al cronista confida quasi impotente: "Ma noi come possiamo denunciare una multinazionale come AstraZeneca? Mi devo vendere la casa per loro.. ma no, tanto mia figlia non ce l'ho più, ha avuto tanti complimenti per mia figlia, preferivo che fosse mediocre ma ancora viva, così si sono risparmiati la seconda dose e mia figlia non c'è più" aggiunge dura la donna.
Francesca era serena quando ha fatto il vaccino?
"Francesca era difficile scuoterla, spaventarla - spiega il papà - io le avevo detto vai a farlo tranquillamente, perchè sei sempre in giro, faceva l'insegnante di sostegno, sì, era una ragazza felice, sana, fidanzata, sì era la nostra unica figlia, abbiamo investito tutto su di lei, adesso in casa c'è un silenzio tombale per noi è finito tutto, dobbiamo reinventarci un futuro, capisco che qualcuno dice che queste cose capitano a una su un milione, ma è successo a me"
cronaca
Genova, morta per trombosi a 32 anni: "Una su un milione ma era nostra figlia"
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