
I primi a riaprire potrebbero essere i ristoranti e i bar, già dal 26 aprile, come vorrebbe Draghi, nelle regioni con lo scenario migliore. Nei locali al chiuso vengono stabiliti i due metri di distanza, all'aperto si riduce a un metro: in entrambi i casi va tenuta la mascherina quando non si è seduti. Poi si guarda alle attività ferme da tempo, come piscine e palestre, dove è no allo sport da contatto fisico. Bisognerà inoltre regolamentare l'accesso agli attrezzi, delimitando le zone per garantire almeno un metro di distanza tra le persone che in quel momento non svolgono attività fisica e almeno due metri durante l'attività fisica.
Per cinema, teatri e spettacoli dal vivo, le misure si mantengono se integrate con tamponi all'ingresso, test negativi effettuati nelle ultime 48 ore e completamento della vaccinazione. Almeno un metro di distanza - frontale o laterale - tra spettatori se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla.
Ora è attesa per un cronoprogramma dettagliato da parte del Governo. Tra le questioni da discutere anche la riapertura dei confini regionali, poiché al momento ci si può spostare solo per motivi di lavoro, salute, necessità e per raggiungere le seconde case.
In Liguria, poi, le superiori potrebbero tornare in classe al 75%. "Stiamo pensando di aumentare la didattica in presenza fino al 75%. Non la prossima settimana, perché dobbiamo valutare nel complesso i rischi anche in base ad altre eventuali aperture. Ma se continua così potremmo iniziare a parlarne a metà della prossima settimana per un eventuale aumento nella settimana successiva, dopo il 25 aprile", ad annunciarlo il presidente Toti.
IL COMMENTO
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