
L'altro grande punto è quello della ristorazione. Per evitare discriminazioni, le Regioni ritengono "necessario consentire, nel rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza, l'effettuazione dei servizi di ristorazione sia al chiuso che all'esterno, senza differenze di trattamento con riguardo agli orari di somministrazione (pranzo, cena)". E' quanto si legge nella lettera delle Regioni al premier Draghi. "Una tale previsione - scrivono le Regioni in merito alla misura prevista dal dl sui ristoranti aperti con posti a sedere solo a cena - rischia di discriminare gli esercizi che dispongono degli spazi esterni rispetto a coloro che non ne dispongono".
A questo si lega la richiesta di consentire gli allenamenti individuali nelle palestre già da lunedì 26 aprile. I governatori chiedono di consentire "in una logica di gradualità, lo svolgimento delle attività individuali con la presenza di un istruttore già a partire dal 26 aprile, nel rispetto delle linee guida approvate dalla Conferenza e delle seguenti ulteriori prescrizioni di sicurezza: impossibilità di praticare attività di gruppo (corsi e allenamenti); possibilità di svolgere esclusivamente lezioni o allenamenti individuali; accesso solo con prenotazione obbligatoria; in palestra, utilizzo della mascherina a protezione delle vie aeree da parte dell'allenatore/istruttore e dell'utente (tranne che durante l'attività fisica). Una riapertura coerente anche con le altre misure in ragione del fatto che nel decreto si prevede la possibilità di esercitare tutti gli sport da contatto all'aperto".
Programmare le riaperture del settore del wedding e delle piscine al chiuso. Sono altre due delle richieste contenute nella lettera che le Regioni hanno inviato al premier Mario Draghi. "Si richiede - si legge - di inserire un'apposita previsione per la riapertura delle piscine al chiuso. Parimenti si richiede di prevedere la riapertura del settore del wedding".
IL COMMENTO
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