di ragazzini anche sotto i 12 anni che, a volte in cambio di piccoli regali, mandano foto e video ammiccanti ma molto più spesso hard.
"Una prassi sempre più diffusa - spiega Cozzi - e che ci preoccupa. A volte sono anche i fratelli maggiori a spingere i più piccoli a scattarsi foto o a fare video da condividere poi con chi li ha adescati".
"Occorre" - conclude il procuratore - "un maggiore controllo da parte dei genitori e degli insegnanti dei cellulari, dell'uso che i ragazzini ne fanno. Gli adescatori sono molto subdoli e puntano magari a volte anche sul narcisismo della vittima. Si parte magari con foto e video quasi "innocenti" e via via le richieste diventano sempre più spinte fino a veri e propri filmati pornografici. Per questo occorre fare capire ai genitori che bisogna prestare la massima attenzione all'uso che i figli fanno del cellulare"
"Una prassi sempre più diffusa - spiega Cozzi - e che ci preoccupa. A volte sono anche i fratelli maggiori a spingere i più piccoli a scattarsi foto o a fare video da condividere poi con chi li ha adescati".
"Occorre" - conclude il procuratore - "un maggiore controllo da parte dei genitori e degli insegnanti dei cellulari, dell'uso che i ragazzini ne fanno. Gli adescatori sono molto subdoli e puntano magari a volte anche sul narcisismo della vittima. Si parte magari con foto e video quasi "innocenti" e via via le richieste diventano sempre più spinte fino a veri e propri filmati pornografici. Per questo occorre fare capire ai genitori che bisogna prestare la massima attenzione all'uso che i figli fanno del cellulare"
IL COMMENTO
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