I poliziotti del Commissariato di Sestri Ponente avviano un’indagine che permette di ricostruire i movimenti di persone e di veicoli nelle ore precedenti l’esplosione: gli agenti si focalizzano fin da subito sul 71enne, conoscente della proprietaria della vettura incendiata, una genovese di 55 anni, per la quale esegue spesso piccoli lavori di manutenzione in casa.
Convocato presso il Commissariato, l’uomo racconta che nell’ultimo periodo qualcosa si è guastato nei loro rapporti. Durante il racconto emergono alcune incongruenze circa i suoi spostamenti nella serata precedente l’incendio: difatti le immagini delle telecamere cittadine hanno ripreso la vettura dell’uomo, una vecchia Fiat UNO, percorrere quella notte l’Aurelia a poche centinaia di metri dal luogo dell’evento, sebbene lo stesso abiti a Sampierdarena: il pensionato al riguardo fornisce una spiegazione che però non convince gli agenti.
Il colpo di scena avviene all’atto della firma di tale verbale: il 71enne con molta titubanza prende la penna ed è allora che si nota una lesione sul dorso della mano destra: l’uomo farfuglia che si tratta di una brutta dermatite ma i poliziotti non gli credono. Una successiva consulenza al Pronto Soccorso conferma i sospetti degli operatori: la diagnosi della lesione è “ustione di 3° grado in fase di consolidamento”.
Alle strette, l’uomo ammette che da circa due mesi si è aggirato in macchina con una tanichetta piena di benzina aspettando un’occasione buona per incendiare qualcosa che appartenesse alla donna. La vista della sua vettura nuova fiammante gli ha provocato un irrefrenabile impulso di distruggerla: l’uomo si è recato sul luogo, ha forzato la portiera dell’auto, ha versato la benzina all’interno dell’abitacolo e poi si è avvicinato con un accendino, ma un improvviso scoppio del combustibile lo ha investito procurandogli l’ustione alla mano. Per timore di essere scoperto, non si è recato presso alcun ospedale, curando l’ustione a casa.
IL COMMENTO
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