cronaca

A Molo Giano alle 22.59 del 7 maggio la toccante cerimonia a otto anni dal crollo
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Alle 22.59, l'ora della tragedia costata la vita a nove lavoratori che erano di turno nella futuristica casa dei piloti che sovrastava il porto di Genova le sirene delle navi e delle pilotine suonano tutte insieme.

Come un grido di dolore a rompere il silenzio.

Otto anni dopo la cerimonia per ricordare le vittime del Crollo della Torre Piloti di Genova è stata un abbraccio per pochi, perchè il coprifuoco non fa sconti neppure al dolore.

Le poche famiglie dei familiari, giunte da Salerno, dalla Spezia, dalla Toscana e da altre regioni ancora, dopo le cerimonie e la messa del pomeriggio sono già ripartite.

Molo Giano, nella notte livida, con il cielo basso, s
enza quei papà, senza quelle mamme, nonne, fratelli, cugini, che nel crollo hanno perso tutto è quasi spettrale. Fredda come questa notte che non sembra neppure maggio.

Otto anni dopo la città ha ricordato il tragico evento con una doppia commemorazione.
Alle 18 la Messa officiata dal vescovo ausiliario monsignor Nicolò Anselmi nella cattedrale di San Lorenzo.

Alle 19, in Calata delle Capitanerie di Porto, il dolore davanti alla stele commemorativa con incisi i nomi delle nove vittime, militari della capitaneria di porto, piloti, rimorchiatori, visi e nomi di ragazzi, Daniele Fratantonio, Giovanni Iacoviello, Davide Morella, Marco De Candussio, Giuseppe Tusa, Francesco Cetrola, Michele Robazza, Sergio Basso, Maurizio Potenza.
Nomi ormai scolpiti nella storia della città.

Dopo la deposizione della corona, con la preghiera del cappellano militare don Fabio Pagnin, l'onore ai caduti.

La seconda commemorazione, riservata ai pochi familiari delle vittime giunti a Genova, a Molo Giano dove il cargo Jolly Nero il 7 maggio 2013 urtò la torre di controllo del Porto, facendola crollare.

E' il momento di lacrime con la deposizione di una corona e una rosa bianca per ogni caduto e un momento di preghiera e il silenzio militare.

Poi l'orologio che segna le 22.59, l'ora esatta della tragedia: il suono di tutte le sirene delle navi presenti in Porto e delle pilotine di piloti e rimorchiatori. Come un urlo di dolore e di rabbia che rompe il silenzio di questa notte così diversa eppure così uguale a quelle già vissute dopo il 7 maggio del 2013.

Dopo il le sirene solo il rumore delle onde che s'infrangono contro molo Giano, il rumore del nulla di una lunga notte iiniziata otto anni fa e che sembra non finire mai.