L’omaggio settimanale del Maestro Davide Sacco riguarda il cantautore e compositore ligure, Umberto Bindi. Nel silenzio, quelli attuali, rappresentano i giorni legati agli anniversari di nascita (Bogliasco, 12 maggio 1932) e morte (Roma, 23 maggio 2002).
Oltre a un doveroso pensiero verso chi ha un posto di diritto nella storia della musica italiana – e lo avrà all’interno della Casa dei Cantautori genovesi – la caricatura di Sacco regala anche ulteriori riflessioni. La sintesi dell’autore: “Il ritratto di Umberto Bimbi giunge, spontaneo, nella settimana della giornata contro l’omofobia, in piena discussione politica intorno al Ddl Zan e, soprattutto, fa interrogare su quanto avrebbe potuto produrre l’artista genovese se non fosse stato discriminato per la sua omosessualità”. Non casuale la scritta presente sulla sua testa che richiama al celebre successo: “La musica è finita - omosessualità, orgoglio e pregiudizio”.
cronaca
Mussaie, le caricature di Davide Sacco: l’omaggio a Umberto Bindi
45 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Lunedì 25 Novembre 2024
Primogiornale - l'edizione on demand del 25 novembre
Lunedì 25 Novembre 2024
Pirondini: "A Grillo dico grazie, non riesco a immaginare un Movimento senza di lui"
Lunedì 25 Novembre 2024
Violenza donne, l'avvocato penalista: "Ecco come funziona il codice rosso"
Lunedì 25 Novembre 2024
Il medico risponde - Influenza e Covid, cosa ci aspetta nelle prossime settimane?
Lunedì 25 Novembre 2024
Nuvole e qualche pioggia, le previsioni 3B Meteo per l'inizio della settimana
Ultime notizie
- Bellini geologo super tifoso della Samp: "Impossibile prevedere disastri del Doria"
- Orlando ha deciso: resterà in Liguria
- Sanità, la 'prima' di Nicolò con i direttori: taglio di 32 milioni non basta
- Sinistra civica e liberale, pressing sulle Primarie a Genova
- Pirondini: "A Grillo dico grazie, non riesco a immaginare un Movimento senza di lui"
- Ladri piromani danneggiano sette auto a Bolzaneto
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità