cronaca

"Chi prende l'autostrada dovrebbe pagare un servizio e non un disservizio"
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Il terzo volo perso in un mese per colpa delle autostrade liguri. Sembra una barzelletta, una "narrazione" direbbero altri, ma non lo è. Rodolfo Farioli è residente ad Andora e di professione fa il progettista hardware-software di sistemi navali: per lavoro viaggia molto, ma non sempre arriva in tempo a destinazione. Proprio la scorsa settimana, a causa dei cantieri sulla A10 verso Genova, non ce l'ha fatta a prendere l'aereo ed è dovuto imbarcarsi. 

"L'aeroporto Clemente Panero di Villanova d'Albenga non è più accessibile come un tempo. Quindi devo prendere l'aereo per forza da Genova e non posso prendere il treno poiché porto con me un bagaglio tecnico", spiega a Primocanale nella trasmissione dedicata alla politica Liguria 2021.

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E a chi gli ha consigliato sui gruppi Facebook di partire prima, magari andando a dormire una notte in albergo, o di cambiare aeroporto, preferendo quello di Nizza, ribatte: "Chi prende l'autostrada deve pagare un servizio e non un disservizio, non devo essere io a cambiare il mio tragitto per colpa di lavori fatti male o non fatti. La mia domanda è questa: abbiamo avuto due anni di Covid, non credo che il lavoro degli addetti avrebbe rappresentato una probabile fonte di contagio svolto all'aperto. Dov'erano tutti questi cantieri? Rimango perplesso, vedo una Liguria riaperta, ma riaperta a metà". 

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Perplessità che Primocanale condivide e che continua ad esporre al mondo della politica, dando voce alle continue denunce da parte di cittadini, categorie danneggiate e ora anche ai sindaci firmatari di una lettera in cui si chiede il commissariamento delle autostrade della Liguria. L'anno scorso nel 2020, gli operai erano stati tenuti a casa in cassa integrazione. Quest'anno durante i lockdown più soft, invece, i lavori sono continuati in parte, provocando i disagi quotidiani che ancora adesso continuano inesorabilmente. 

E a quanto può ammontare un risarcimento per i liguri? "Io costo caro perché se non arrivo a bordo di una nave nell'orario stabilito la nave non parte. Prima o poi prenderò un elicottero quando potrò permetterlo", ironizza Farioli. Ma non c'è il danno solo economico. Perché nello slalom tra i cantieri e nelle perenni code, ci sono appuntamenti di lavoro cancellati, nervosismo ed esasperazione, incidenti che purtroppo sempre più spesso costano anche la vita delle persone.