Lo dicono a Primocanale in perfetta sintonia fra loro Matilde e Martina, due tredicenni che abitano e studiano al Cep di Prà, quartiere popolare pieno di problemi e di vuoti.
Le ragazze, davanti al vice dirigente della scuola Aldo Moro di via Martiri del Turchino, del comprensorio Voltri 2, poi spiegano che grazie ad un progetto avviato dalla scuola e dall Scuola della Pace di Sant'Egidio (con tanto di murales dedicato alle mamme del cep) hanno potuto studiare la nascita del loro quartiere con tanti extracomunitari, che a loro avviso sono un aspetto positivo, che arricchisce."Anche mio nonno arriva dal sud", ricorda Matilde, e ammettono poi che la didattica a distanza "è stata dura, ma ha fatto venire voglia di tornare a scuola".
Le due ragazze poi svelano inoltre che ci sono compagni più volte bocciati che per questo non hanno perso voglia di andare a scuola perché credono che la scuola non serva. "Se esistono pregiudizi nei confronti di chi abita al Cep? Sì, ci sono coetanei che ci etichettano e ci isolano".
IL COMMENTO
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