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Peccato che la zona sia delimitata, nell’affaccio al mare, da inesteticissimi new jersey mezzi distrutti, che prima avevano come ringhiera dei tubi di ferro, ormai talmente arrugginiti da essere spariti: ne restano i punti di attacco, marroni come la cioccolata fondente, e in alcuni punti taglienti come il vetro (ma se ti tagli qui prendi il tetano). E poi spazzatura un po’ ovunque e una specie di discarica a cielo aperto, da un vecchio cantierino dove un camper abbandonato e divelto, questo autunno, ha rischiato di finire sulla strada spinto dal vento, tanto che sono dovuti intervenire i pompieri. E poi c’è l’ex area campeggio che in estate viene adibita a posteggio, come anche una oltre il cantiere. In mezzo il tennis club, viene da dire il “povero tennis club”, circondato dalla sporcizia.
E non è tutto: da uno stabilimento balneare della zona ci dicono che gli scogli appena messi in sesto per migliorare la diga, sono in parte caduti in mare con l'ultima mareggiata e che "alcuni sono pericolanti quindi rischiano di piombare sulla gente che fa il bagno. Inoltre non proteggono più la spiaggia che è stata erosa e quindi ridotta anche se oggetto di un recente ripascimento".
A chiunque chiedi, in zona, ti dice che c’è un progetto di riqualificazione, così come c’è stato per la passeggiata dell’attigua colonia Fara, diventata un gioiello. Peccato che nel frattempo si viva questa situazione di degrado, laddove arrivano i camperisti, i bagnanti da ogni parte della Liguria e anche dall’estero. Chi può fare qualcosa, anche di temporaneo, batta un colpo.
IL COMMENTO
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