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L'annuncio a Genova, i soldi delle tariffe usati per pagare i debiti
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 Questo pomeriggio a Palazzo Rosso a Genova l'annuncio di Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime Morandi: "È stata presentata da parte della nostra associazione e di altre associazioni alla procura di Roma una istanza di sequestro della società Autostrade". Se l'istanza verrà accolta l'effetto potrebbe essere la nomina di un amministratore giudiziario che consenta la continuità operativa della società però sotto il controllo dell'autorità giudiziaria.


E' l'avvocato Raffaele Caruso, legale del comitato, a spiegare i passi che hanno portato alla presentazione dell'istanza e cosa è stato scoperto: "Il nostro percorso ha inizio esattamente un anno fa con il primo esposto alla procura di Genova. Oltre alla nostra associazione, sono con noi Comitato Zona Arancione Ponte Morandi, Cna Genova e Liguria, l'Unione sindacati agenti e rappresentanti di commercio italiani, Usarci- Sparci, Trasportounito e Assiterminal".

"Abbiamo scoperto che le tariffe pubbliche sono state utilizzate per qualcosa di diverso rispetto alle attività di manutenzione, ovvero per pagare i debiti. Ma questo non è consentito: quelle risorse non possono essere utilizzate per pagare i debiti e per acquistare la società stessa".

"La scelta di un livello di manutentori così drammatici è figlia di una scelta aziendale ed è figlia della necessità di pagare i debiti", ripete l'avvocato.  

Cna Liguria fa parte dei soggetti che hanno presentato l'istanza: il presidente Massimo Giacchetta sottolinea come "Le infrastrutture in un paese moderno devono essere sicure, affidabili, e sostenibili. Le autostrade liguri non hanno nessuno di questi tre elementi. E' un danno perpetuo alle autostrade liguri che ci porteremo avanti vita natural durante".

Per Possetti "Non è facile andare avanti con questa battaglia. Putroppo in questa settimana abbiamo visto una altra tragica vicenda... Non è cambiato nulla. Noi non vogliamo in nessun modo essere come Ghandi. Non vogliamo porgere l'altra guancia. Con tutti i mezzi leciti lotteremo perché le cose cambino".

Possetti ricorda l'incontro già avvenuto con i parlamentari liguri e quello previsto a breve con quelli piemontesi. "Per noi è molto importante sensibilizzare. Una tragedia come la nostra dovrebbe smuovere le cose e invece non è avvenuto. Il nostro appello è che la politica si faccia carico di portare un vero cambiamento. Dobbiamo fare in modo che chi ha sbagliato non sbagli più e che quello che è successo non avvenga più".