
Profiti, intervistato da Primocanale, sarà coordinatore e capo di una nuova struttura di missione che affiancherà Alisa e che seguirà un duplice obiettivo: "La missione primaria è quella di intervenire sul modello di offerta proposta dal servizio sanitario per cercare di allinearla alla domanda, che a causa della pandemia si è inevitabilmente modificata"
"Solamente due anni fa, un intervento sul dipartimento di Malattie Infettive avrebbe interessato ben poco, oggi invece la domanda è cambiata molto. In relazione alla struttura anagrafica della popolazione ligure, essa esprime già adesso un bisogno che l'Italia espriemrà nel 2050."
"Il nostro compito è attuare la visione del presidente della Regione Giovanni Toti, ossia quella di approfittare delle risorse ricavate dal recovery fund per investire e riorientare il servizio, spostarci dall'ospedale al territorio e ammodernare gli ospedali per renderli sempre più adatti ad affrontare i casi di alta specialità e migrare il resto sul territorio."
"Poichè il sistema sanitario è fermo da un anno e mezzo su tutto ciò ceh non è Covid, e dietro questo arresto c'è una domanda che non ha trovato espressione. Quando si allenterà l'emergenza Covid, dovremo attenuare le conseguenze riprendendo i programmi di prevenzione primaria e secondaria, che rappresentano le armi fondamentali per combattere i grandi killer fra le patologie del mondo occidentale, ossia le patologie oncologiche, quelle cardio-vascolari e quelle neuro-degenerative
IL COMMENTO
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