
"Mio figlio si è visto passare davanti al naso un bullone da tre etti e mezzo. Fortuna? Sì va bene, ma come facciamo a vivere così?", mette i brividi il racconto di Chiara. "Passo dalle scale e mi cade il ghiaino in testa, passo dal parcheggio e vedo atterrare intonaco, pezzi di legno, dischi diamantati, bulloni o la pioggia che cade dal viadotto. Non viviamo più tranquilli". Fino ad oggi è sempre andata bene, ma in tanti si sono trovati di fronte al pericolo di vedersi cadere qualcosa in testa. Tra i casi più eclatanti una passerella in metallo volata via dal cantiere.
Andarsene e trasferirsi in autonomia non è così facile. "Chi inizierebbe una nuova avventura, comprando un'altra casa dopo aver speso i propri risparmi per comprarne una qui?", spiega Tiziana. Anche perché gli immobili sono ormai svalutati. "I problemi sono iniziati nel 2017 quando ci sono stati i primi casi sporadici di caduta oggetti". Poi c'è stato il crollo di Ponte Morandi e gli eventi si sono fatti sempre più frequenti. Fino all'inizio del cantiere, che secondo le previsioni dovrà durare ancora altri 18 mesi almeno.
E adesso Autostrade parla di possibili indennizzi agli abitanti, ma anche lo stesso assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone teme possano essere esigui. "Ci stiamo ammalando a stare qui, non dormiamo sereni", esprime la sua esasperazione Rosella. "Vorremmo che venissero qui nelle nostre case e capissero cosa significa".
È attesa per l'incontro di lunedì, dove Società Autostrade potrebbe mettere sul tavolo la sua offerta. Ma i residenti sono avviliti e arrabbiati. "Le istituzioni dovrebbero mettere in sicurezza i propri cittadini. Non capiamo come possano essere sotto scacco di questo concessionario", esplode Sara. "Dopo tutto quello che ha fatto, Autostrade si permette ancora di offrire delle briciole, è scandaloso".
IL COMMENTO
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