cronaca

Il 18 giugno la manifestazione a Genova per dire no ai 9 miliardi ai Benetton
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E' arrivato nel corso della giornata il via libera da parte del Cda di Atlantia per il passaggio di Autostrade alla cordata guidata da Cassa Depositi e Prestiti, società controllata per circa l'83% dal Ministero dell'economia e delle finanze. Una trattativa che prevede il closing definitivo per il primo trimestre del 2022.


Con questa scelta Autostrade tornerebbe nelle mani dello Stato dopo 21 anni di gestione da parte della famiglia Benetton a cui entrerebbe una parte dei 9 miliardi di euro destinata ai soci di Autostrade per l'Italia. Il 14 agosto saranno trascorsi tre anni dalla tragedia di ponte Morandi con le 43 vittime causate dal crollo. Il processo si avvia a partire e nel frattempo è arrivata questa scelta: non la revoca ma di fatto l'acquisto da parte dello Stato di Autostrade. Nel mezzo il caos totale con le inchieste che stanno facendo luce sulle manutenzioni mai eseguite su viadotti e galleria della rete autostradale, che soprattutto in Liguria ora sta creando conseguenze pesantissime per l'economia ma anche per quanto riguarda la sicurezza delle autostrade.


Il senatore e membro della commissione Trasporti della XVII Legislatura Maurizio Rossi già dal 2015 aveva posto l'attenzione sulla grave situazione in cui versavano le autostrade della Liguria. La scelta dello Stato di ricomprare Autostrade per l'Italia dando 9 miliardi alla famiglia Benetton ha lasciato stupiti e indignati i familiari delle vittime di ponte Morandi. Anche Primocanale con l'editore Marurizio Rossi scenderà in piazza il prossimo 18 giugno alle ore 18 in largo lanfranco a Genova per dire no alla trattativa, no ai soldi degli italiani, dei liguri e dei genovesi alla famiglia Benetton (GUARDA QUI).