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Successivamente, dopo aver compreso la gravità e la pericolosità del proprio gesto, ha interrotto le comunicazioni, rifiutando di inviare altre foto. E' stato a quel punto che il ventottenne ha cominciato a trasformare le richieste in pretese, minacciando, in caso di mancata collaborazione, di mettere in rete le immagini. Così la quattordicenne si è confidata con i genitori, che si sono recati in commissariato. In seguito a una veloce attività investigativa, gli agenti hanno scoperto che l'autore delle richiesta era un uomo residente in un piccolo comune della Sicilia, il quale ha parzialmente ammesso le proprie responsabilità.
IL COMMENTO
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