salute e medicina

Sonia Pedri coordinatore infermieristico all'hub della Fiera di Genova durante l'open day
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"Non vogliamo più vivere e vedere quello che abbiamo visto in questo anno e mezzo nei reparti covid". Sonia Pedri coordinatore infermieristico dell'hub vaccinale della Fiera di Genova non trattiene le lacrime davanti ai microfoni di Primocanale. Lei ha lavorato durante l'emergenza a Villa Scassi in mezzo ai malati Covid, ne ha visti troppi morire, tantissimi stare male e a distanza di mesi, settimane le emozioni provate sono così vive che portano ai singhiozzi.


"La maggior parte di noi ha lavorato nei reparti covid vivendo momenti ed esperienze forti, molto drammatiche - racconta Pedri prima di fermarsi per la commozione - nessuno di noi vuole più vedere quello che ha visto in questo anno e mezzo, l'impegno di tutti medici, infermieri, OSS, ostetriche proprio perché hanno vissuto quello che ho vissuto io, la maggior parte sta lavorando gratis pur di arrivare all'obiettivo, quello di proteggere tutti i nostri cittadini".


Pedri, origini trentine ma da trent'anni a Genova, ha energia da vendere lo si nota subito dal modo con il quale accoglie le persone che entrano all'hub, verifica il numero, i fogli, e spesso c'è anche tempo per una battuta. Si vede che ci mette l'anima, tutta se stessa. Proprio per questo le sue lacrime e la sua commosione arrivano dritte allo stomaco.


L'hub della Fiera di Genova per il secondo giorno di questo week end di open day è stato preso d'assalto soprattutto da giovani e giovanissimi pochi oggi i 60enni che ancora mancano all'appello e che serve intercettare il prima possibile, prima dell'autunno, prima della diffusione della variante Delta anche da noi.


Proprio a loro si rivolge Sonia Pedri: "Vi aspettiamo per proteggere tutti quanti e liberarci da questo incubo perché è stato veramente un incubo, aspettiamo gli over 60 non ancora vaccinati perchè sono ora quelli che rischiano di più".


La zona bianca, il drastico calo di contagi e dei decessi non aiuta a convincere chi tra gli over 60 è ancora scettico, fondamentale arrivare a vaccinare il numero più alto di persone entro l'autunno per poter fronteggiare in modo diverso la probabile quarta ondata.
"Noi abbiamo il 50% di possibilità di vedere in autunno quello che abbiamo già vissuto e non vogliamo assolutamente - sospira Pedri - vogliamo veder vivere le persone, tutti vogliamo veder crescere i nostri figli, sposarsi e poi avere dei nipotini, dovremo conviverci ecco perchè serve vaccinarsi, con il cuore in mano vi dico vaccinatevi".


Gli occhi di Sonia Pedri si riempiono ancora di lacrime, il tempo per un sospiro: "Se le persone avessero visto quello che può fare la malattia, come si può morire non avrebbero dubbi e verrebbero di corsa a vaccinarsi..."