La merce, importata da un’azienda specializzata lombarda, dopo una verifica nel terminal portuale di Genova Pra’ è risultata irregolare sia per l’uso di una marcatura CE non conforme, sia per la presenza di istruzioni in lingua diversa dall’italiano, violando così il codice del consumo. La sanzione conseguente è stata una multa di 1.032 euro.
In merito all’ utilizzo della sigla “China Export”, facilmente confondibile con un marchio CE, rispetto al quale si distingue solo per la presenza di lettere ravvicinate di forma ovale, è stata informata la Direzione per il mercato e la concorrenza del Ministero per lo Sviluppo Economico, che ha dato il nulla osta al respingimento all’estero del prodotto o in alternativa alla distruzione o alla regolarizzazione.
ADM ricorda che il marchio “C E”, graficamente ricavato da due cerchi, esprime la “Conformità Europea” agli standard e alle varie direttive UE sulla sicurezza dei prodotti, mentre il logo “CE”, molto simile, è un mero simbolo di “China Export” (non ammesso in Italia nelle etichettature), ed è distinguibile dalle due lettere molto ravvicinate.
IL COMMENTO
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