cronaca

L'azienda accontenta gli abitanti che chiedevano un servizio bus sostitutivo
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Sembrava una battaglia persa e ottenere un bus sostitutivo al posto dell'ascensore Amt Ponterotto Montello fermo per lavori quasi un miraggio, ed invece alla fine le richieste degli abitanti di Marassi e Manin sono state accolte da Amt e Comune: entro una settimana a trasportare i passeggeri da via Canevari a via Montello da fine luglio a settembre sarà una navetta di ridotte dimensioni, forse un taxi collettivo o un Ducato.

La notizia è confermata da Matteo Campora assessore ai Trasporti con delega alle aziende partecipate: "E' da dieci giorni che stiamo studiando quale mezzo usare e l'itinerario migliore, ma possiamo rassicurare i cittadini, la navetta si farà. Quando? Entro una settimana il servizio dovrebbe partire".

Soddisfatti gli abitanti come Giuseppe Bado del comitato di Montello e Anita Scipioni, invece residente in scalinata Montaldo, la irta scalinata famosa perché al centro di una sfida cromatica a colpi di pittura dai tifosi di Genoa e Samp, ma anche uno dei pochi percorsi alternativi all'ascensore. Abitanti che ignari della soluzione del loro problema stavano organizzando una manifestazione di protesta per le nove di domani mattina, 16 luglio: "A questo punto la contestazione potrebbe non essere più necessaria" ammette Scipioni, che aggiunge: "Potremmo vederci per festeggiare la bella notizia della navetta".

Il Ponterotto Montello è stato chiuso per la revisione trentennale (costo 45 mila euro) ed è uno dei tredici impianti verticali gestiti in città da Amt per i quali l'azienda di mobilità ha stanziato fra il 2019 e il 2021 fondi per quattro milioni e mezzo di euro.

Il viaggio dell'ascensore da via Ponterotto, stradina interna di via Canevari all'altezza del mercato di piazza Romagnosi, dura meno di un minuto e si paga con normali biglietti Amt.

L'alternativa all'ascensore? Stradine e scalinate molto irte, "montagne" da scalare per i tanti utenti anziani che usufruiscono dell'ascensore che permette di salire ma anche anche agli abitanti di Manin di scendere verso la Valbisagno, verso il mercato di piazza Romagnosi, l'istituto Firpo e i due uffici postali di Marassi.