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Nel corso del presidio, davanti alla Prefettura di Genova, hanno preso la parola rappresentanti dei sindacati e di diversi partiti politici, che hanno ricordato le difficoltà che ogni giorno i liguri si trovano d affrontare a causa dei problemi relativi alle infrastrutture autostradali, non ultima la chiusura della tratta autostradale della A10 "mentre sono in corso lavori sulla linea ferroviaria dell'area interessata che di fatto provocherà l'isolamento di intere vallate liguri-piemontesi dai collegamenti con Genova". "Da anni i consumatori hanno combattuto per cercare di avere ristoro dei ritardi, però spesso il ristoro, così come accade anche sulle autostrade con i rimborsi dei pedaggi, non è tutto", commenta Emanuele Guastavino, presidente Adoc Liguria. "Che rimborso si può dare per un danno che il cittadino patisce quando sta delle ore sia in stazione ma anche in autostrada nelle innumerevoli code di cui purtroppo questa regione ormai fa collezione. Personalmente ho detto al prefetto che il governo deve sentire il nostro grido di dolore, il grido di dolore dei liguri e di questa regione che di fatto non riesce più a muoversi".
I comitati hanno consegnato alla prefettura un documento nel quale chiedono di "approvare con effetto immediato il piano straordinario approntato da Regione Liguria e Trenitalia - spiegano nel documento - per rispondere all'aumentata domanda di servizio derivante anche dalla gravissima situazione autostradale sia a ponente che a levante e lungo le direttrici dei valichi". "Dove l'afflusso aumenta, necessariamente bisogna mettere più coppie di treni e il programma della Regione con Trenitalia lo permette. È possibile inserire nuove tracce su questi binari, il problema è di natura economica e va oltre i poteri di Regione Liguria", spiega Stefano Salvetti presidente regionale Adiconsum.
IL COMMENTO
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