
La storia è raccontata dal Secolo XIX. La piccina sta bene, pesa due chili e 900 grammi, tutti i parametri vitali sono regolari: è stata messa insieme agli altri bimbi che si trovavano in reparto. La piccola piangeva, ma appena il medico l'ha presa in braccio si è calmata. Un'infermiera le ha dato da mangiare, l'ha cambiata e l'ha messa a dormire. Chi ha accudito la bimba nelle ultime quarantotto ore lo ha fatto con amore materno, come testimoniano quei quattro pannolini lasciati nella culla, come a dire di più non posso fare per lei.
"È una storia a lieto fine - spiega il primario Vallarino -. Fino a che il giudice non deciderà a chi affidarla la terremo noi in reparto e la coccoleremo. Devo ringraziare chi ce l'ha consegnata perché lo ha fatto nel modo migliore possibile. Ha fatto un sacrificio per dare un'esistenza migliore alla piccola. È tutto molto commovente".
La Direzione sanitaria ha segnalato il caso alla Procura che avvierà il procedimento di adottabilità della bimba. "Non so se la piccina avrà una nuova famiglia oppure se la mamma ci ripenserà, ma posso dire che ha fatto un grande gesto d'amore". Sembra che qualcuno, poco prima di mezzanotte, abbia anche chiamato l'ospedale per sincerarsi che tutto fosse andato bene. A Genova prima d'ora non era mai stato messo un neonato in una culla per la vita.
IL COMMENTO
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