cronaca

Presidio a Genova per dire no al provvedimento che entrerà in vigore il 6 agosto
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"L'alternativa c'è, anziché imporre l'obbligo di vaccinazione per tutti - e per farlo comunque bisognerebbe discutere una legge in Parlamento - sarebbe bene far vaccinare le persone più fragili o più anziane che, se prendono il Covid, rischiano più di tutti mentre per gli altri mantenere le buone norme che abbiamo già adottato", così il senatore Mattia Crucioli in diretta su Primocanale durante la manifestazione organizzata proprio da L'alternativa c'è e da altri movimenti politici per protestare contro l'obbligo del Green Pass. "I minori non subiscono gli effetti peggiori del Covid e il rapporto rischi-benefici non è così assodato. L'Istituto superiore di sanità certifica che il numero dei ricoveri e di mortalità sono bassissimi, mentre non c'è una sicurezza che non ci siano effetti negativi nel medio-lungo termine. Con il Green pass, però, si inducono le famiglie a fare il vaccino per continuare ad esempio a fare sport".


A partire dal 6 agosto, infatti, prima di entrare in ristoranti e bar al chiuso, concerti, eventi sportivi, spettacoli teatrali bisognerà dare prova di aver fatto un tampone rapido nelle 48 ore precedenti o di essere vaccinati almeno con la prima dose. Per questo, continuano le manifestazioni a Genova e nelle altre città italiane, con l'obbiettivo di dialogare su un tema sentito. I partecipanti ieri sera al presidio in Largo Pertini a Genova erano circa un centinaio. Tra i cartelli sfoderati "Giù le mani dai bambini" o "Dire la verità corrisponde a firmare la propria morte!!! Firmato Giulietto Chiesa, Prof. Giuseppe De Donno" o ancora "Liberi dai ricatti". 


"Distanziamento, uso della mascherina nei luoghi chiusi, potenziamento della medicina territoriale e cure domiciliari, il tracciamento: sono questi i punti che possono rendere possibile continuare a convivere con la pandemia. Che fine ha fatto l'app Immuni? Si è del tutto abbandonato un sistema potentissimo per evitare la diffusione del virus", commenta Crucioli. "Il vaccino è uno degli strumenti, ma la vaccinazione di massa secondo alcuni studi, quando è "imperfetta" e quindi non impedisce la circolazione del virus, aumenta e seleziona le varianti più aggressive: il dibattito scientifico è aperto su questo". 


"Io non voglio dire se sono vaccinato o meno per evitare di influenzare la decisione di altre persone, è giusto che ognuno in base alla propria situazione si informi e scelga di conseguenza: questo significa libera scelta", conclude Crucioli.