cronaca

Il grande abbraccio ai familiari e l'attesa di giustizia
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Un lungo minuto di silenzio. Genova si è fermata per il terzo anniversario della tragedia di ponte Morandi: 14 agosto 2018-14 agosto 2021. Le sirene delle navi in porto e le campane delle chiese alle 11.36 in punto, lo stesso momento del crollo della pila 9 e delle 43 vite per sempre spezzate da una tragedia che aspetta giustizia. Primocanale in diretta per raccontare la lunga giornata del ricordo e stare accanto ai familiari delle vittime

"Stiamo aspettando di avere segnali tangibili di cambiamento, la sensazione è che a livello ministeriale non si stiano portando avanti la stessa determinazione di chi va avanti con le indagini. Chi ha gestito incautamente le nostre infrastrutture oggi dovrebbe essere con le spalle al muro, dal 14 agosto di tre anni fa il vaso di Pandora si è aperto su un sistema senza dignità e umanità, ma la sensazione è che chi cerca di richiudere quel vaso, per dimenticare quanto accaduto e creare nuovi vasi di Pandora".  Le parole di Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime ponte Morandi pesano come un macigno nella giornata del ricordo (GUARDA QUI).

E' proprio il tema della giustizia al centro in questo 14 agosto, tre anni dopo il crollo. Il processo è pronto a partire ma a preoccupare i familiari è la riforma della giustizia. A Genova per la prima volta come ministro Marta Cartabia che ha voluto rassicurare tutti sul proseguo delle attività: "Non c'è e non c'è mai stato alcun rischio sul processo per il ponte Morandi. Occorre una chiara parola di giustizia e occorre che arrivi presto" (GUARDA QUI).

Anche il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini era presente alla cerimonia. "In Italia ci sono molti ponti e gallerie da mettere in sicurezza, in alcuni casi da smantellare e ricostruire. I Liguri lo sanno meglio di tutti. Da tre anni è cambiato il modo di guardare. La stagione che si sta aprendo sarà dedicata all'adeguamento del patrimonio infrastrutturale del Paese. Sarà lungo e costoso e chiedo ai parlamentari tutti l'impegno nel sostenere questo piano" (GUARDA QUI).


Una giornata intensa che ha fatto seguito alla triplice fiaccolata della sera prima (GUARDA QUI). La messa alla parrocchia di San Bartolomeo della Certosa celebrata dall'arcivescovo Marco Tasca. “Importante che chi sta soffrendo non si senta mai solo” le parole dell'arcivescovo Tasca durante l'omelia che ha spinto sulla necessità di giustizia (GUARDA QUI). Tra i familiari che non hanno voluto mancare alla messa i parenti di Luigi Matti Altadonna, Paola Vicini, la famiglia Bokrina, Emmanuel Diaz (GUARDA QUI) e la mamma e la famiglia Licata. Parole forti quelle di Giuseppe Matti Altadonna prima della messa: "L'assenza delle alte cariche Stato è un segno negativo, dopo tre anni il ricordi si è affievolito evidentemente, per noi invece è sempre il 14 agosto" (GUARDA QUI).

Poi il mezzo meccanico ha abbattuto simbolicamente la struttura dove un tempo si trovava l'ex capannone che ospitava i mezzi della municipalizzata per i rifiuti Amiu. Qui nascerà il "Memoriale 14.08.2018" in ricordo delle 43 vittime (GUARDA QUI). È stato l'architetto Stefano Boeri a presentare il progetto alle autorità: "Ormai un anno e mezzo fa abbiamo visitato questo spazio, sono stati i familiari delle vittime a volere che fosse realizzato qui, dove c'era la pila 9. La forza delle macerie era già un invito a costruirlo qui". Alla "prima picconata" presenti anche l'ex procuratore capo di Genova Francesco Cozzi e il questore Vincenzo Ciarambino e il prefetto Franceschelli.

Poi alla Radura della Memoria la commemorazione delle vittime di ponte Morandi con la deposizione delle corone di fiori, gli interventi dell'imam Salah Hussein: "Ci sono momenti nella vita che fanno riflettere, uno di questi è la perdita di un caro. In questi momenti la vita acquista il suo vero valore". Poi è stato l'arcivescovo di Genova Marco Tasca. "Il memoriale per le vittime del crollo del ponte Morandi sarà al centro di un grande progetto di recupero della Val Polcevera, ci deve ricordare quali sono i doveri di ciascuno di noi, prima di tutto il dovere di giustizia nei confronti delle 43 vittime e dei loro familiari" ha commentato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. Mentre il sindaco di Genova Marco Bucci ha ricordato chi ha perso la vita nel crollo: "Il pensiero è per le 43 vittime, che non dovevano esserci e ci sono state, Genova non le dimenticherà mai". La musica a cura di Akanuma Megumi, soprano e ambasciatrice di Genova nel mondo accompagnata al pianoforte dal maestro Benedetto Spingardi Merialdi ha chiuso la cerimonia del ricordo.  

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