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Con il Milan poteva finire in pareggio, ma la difesa non è abbastanza protetta
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Ritorno amaro per i tifosi blucerchiati allo stadio “Ferraris”, dove la Sampdoria ha ribadito di non essere molto fortunata negli esordi in campionato. La distrazione fatale di Augello e l’incertezza di Audero hanno quasi subito spianato la strada alla vittoria del Milan, firmata da Brahim Diaz.



Non buona la prima dunque per la squadra di Roberto D’Aversa, rinnovata nel sistema di gioco, dal granitico 4-4-1-1 di Ranieri allo spregiudicato 4-2-3-1 del nuovo tecnico, ma non negli uomini, che erano gli stessi della passata stagione.



L’impressione è che la Samp non abbia ancora raggiunto gli equilibri tattici sperati, anche se la prestazione non è stata certo da buttare e alla fine poteva starci tranquillamente anche un pareggio.



Le occasioni non sono mancate, specie sulla traversa colpita da Gabbiadini, che poi si è infortunato e ha fatto scattare l’allarme in attacco, dove mancano alternative concrete all’eterno e un po’ isolato Quagliarella.




Dovrebbe arrivare Supryaga, ma potrebbe partire Damsgaard, peraltro piuttosto in ombra. In bilico anche Thorsby, seguito in tribuna dal direttore sportivo dell’Atalanta, Giovanni Sartori. E’ una Sampdoria laboratorio e cantiere, con un baricentro piuttosto alto e propositivo ma una difesa che soffre della mancanza di protezione.




In vista della trasferta a Reggio Emilia con il temibile Sassuolo, in programma domenica prossima alle 18,30, D’Aversa dovrà trovare qualche soluzione, ripartendo dal buon gioco espresso a tratti con il Milan.