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L'alunna aveva insufficienze in inglese, matematica, scienze e storia e, a giudizio dei suoi insegnanti, aveva una "preparazione molto lacunosa e una maturità non ancora adeguata per affrontare la scuola secondaria di secondo grado. Il Tar ha rigettato il ricorso sostenendo che "le valutazioni del consiglio di classe in sede di scrutinio finale relativamente alla promozione di un alunno, e gli apprezzamenti sul grado di insufficienza della preparazione raggiunta nelle diverse materie, nonché la compatibilità di questa con le possibilità di recupero dell'alunno, costituiscono espressione di un giudizio di discrezionalità tecnica che spetta al solo consiglio di classe" che deve dare una motivazione in merito alla decisione presa.
Non si sono riscontrate, inoltre, disparità di trattamento in quanto "un solo alunno è stato ammesso all'esame di Stato con una sola valutazione insufficiente, a fronte delle quattro insufficienze della figlia dei ricorrenti".
IL COMMENTO
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