Con il passaggio di Autostrade a Cassa Depositi e Prestiti lo stato italiano avrebbe perso 7 miliardi di euro: a fare i conti sui numeri della cessione è il senatore Mattia Crucioli di L'Alternativa c'è, che ha annunciato un esposto appena inviato ad ANAC, l'autorità nazionale anti corruzione, in cui si chiede conto dei calcoli fatti per questa operazione e per stabilire il prezzo di Aspi.
Ma quanto vale davvero questa società? A spiegarlo a Primocanale è lo stesso Crucioli: "E' stata valutata 9 miliardi, a un prezzo di mercato, nonostante non avrebbe potuto essere valutata a prezzo pieno. Atlantia aveva messo sul mercato le quote e nessuno ha offerto nulla a parte il consorzio capitanato da CDP. In più la valutazione è stata fatta con gli advisor scelti dalla stessa Atlantia. E' come chiedere all'oste se il vino è buono. Sì è buonissimo... Non si è tenuto conto delle mancate manutenzioni né dei danni alla comunità ligure e a tutta la nazione. Sono stati offerti 9 miliardi a cui si devono aggiungere gli oltre 8 miliardi di debito di Aspi che vengono accollati dall'acquirente".
Proprio alla luce di queste cifre è partito l'esposto all'autorità anti corruzione, ma lo scenario aveva anche possibilità diverse, come spiega Crucioli: "C'erano tre vie: la prima possibilità era dire tu concessionario sei responsabile di inadempimenti gravi e io ti commino la decadenza, quindi non solo non ti do niente ma ti chiedo indietro i danni. Questa era la soluzione più dura e più corretta. Poi c'era la strada che è stata adottata: ti compro a un prezzo X di mercato. Infine c'era la strada mediana del recesso, ovvero io ti do i soldi che sono previsti per l'indennizzo con le modalità previste dalla convenzione. Se si fanno i calcoli questo prezzo è inferiore a quello che venne pagato per acquistare queste quote. Ci sono 7 miliardi tra quello che viene quotata la società e quello che si poteva spendere attraverso il recesso utilizzando la clausola della concessione. Invece si è voluta seguire la strada che qualsiasi privato avrebbe potuto fare: ti compro al prezzo che dici tu".
Proprio per motivare questa scelta definita "inspiegabile" Crucioli ha chiesto al presidente della Commissione finanze in Senato che venga convocato il ministro delle Finanze per capire se questi calcoli che sono oggetto dell'esposto fatto ad ANAC corrispondono a verità o in alternativa che dica lui perché il prezzo era conveniente. "Ci chiediamo come sia possibile che governo e ministri competenti non dicano nulla, l'accordo è già chiuso ma manca la firma dei ministri per la transazione che dia efficacia a questo contratto. Non è tardi, non possono far finta di niente" precisa il senatore.
Anche l'Unione Europea peraltro si era già espressa nel contestare il calcolo economico fatto dal governo italiano, ma non è l'unico ente: la Corte dei Conti ha criticato la modalità in cui le concessioni sono state fatte, mentre l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato Autostrade con 100 milioni di euro.
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Autostrade, Crucioli: "Esposto all'ANAC, lo Stato ci ha rimesso 7 miliardi nel passaggio a Cassa Depositi e Prestiti"
Presentato dal senatore con i colleghi ex M5S: "Come è possibile che i ministri e il governo non dicano nulla?"
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