cronaca

Operazione di Guardia di Finanza genovese e Agenzia delle Dogane
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  Tre misure cautelari e sequestri di denaro e immobili sono scattate questa mattina da parte dei militari del comando provinciale genovese della Guardia di Finanza e dei funzionari dell'ADM, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, della direzione interregionale di Liguria, Piemonte e Valle D'Aosta. Un bottino ricco quello scoperto dall'operazione chiamata Walhalla: 6,9 milioni di euro di finanziamenti illegali e un'operazione che complessivamente ha indagato 41 persone.

Secondo quanto emerso, questa mattina sono stati arrestati Giorgio Parodi, presidente della squadra di pallavolo femminile Olympia Voltri, e sono ai domiciliari due suoi collaboratori, Bruno Guccini, 71 anni, e Gianluca Guccini, 47 anni.

Le persone fermate acquisivano in maniera fraudolenta finanziamenti bancari nella maggior parte dei casi garantiti dallo Stato, a favore di società fantasma che venivano successivamente indirizzate verso il fallimento.

Una maxi frode scoperta già a fine luglio, quando fu arrestato un imprenditore 40enne di Arenzano, considerata la mente dell'operazione. Poi gli sviluppi e le ulteriori indagini: iscritti nel registro degli indagati un commercialista della riviera ligure di levante, mentre nuovi elementi emergevano a carico di un noto imprenditore genovese attivo nel settore dello sport giovanile e di due spedizionieri doganali operanti in Liguria.

Per un totale di 41 persone indagate e l'esecuzione di provvedimenti di sequestro di beni e contanti per il valore di circa 630mila euro.
Gli indagati acquisivano il controllo di società di capitali attraverso l'uso di prestanomi. Si trattava di società spesso sull'orlo del fallimento e inattive. I loro bilanci venivano falsificati e utilizzati per attrarre ingenti finanziamenti erogati dal sistema bancario e assistiti dalla garanzia statale a favore delle medie imprese.

I finanziamenti illegittimamente acquisiti, ammontano complessivamente a 6,9 milioni di euro, dei quali 1,7 garantiti dallo Stato. Il denaro veniva poi destinato a beneficio esclusivo degli organizzatori ma anche reinvestito in attività regolari.