
Spiega il prof Matteo Bassetti, direttore DIAR malattie infettive Alisa: "La sperimentazione con Anakinra mi è stata proposta dal collega greco che ha coordinato lo studio su questo inibitore potentissimo dell'infiammazione. Siamo stati uno dei centri italiani scelti, abbiamo arruolato diversi pazienti, lo studio si è concluso qualche mese fa ed è stato pubblicato sulla rivista Nature Medicine".
Importanti i risultati sui pazienti: "E' stato dimostrato che l'uso di questo farmaco nelle fasi precoci dell'infezione riduce sensibilmente l'infezione e anche la mortalità e l'ingresso in terapia intensiva. Ora speriamo che venga presto approvato da Ema e Aifa per poterlo usare sui pazienti. Il farmaco viene dato ai soggetti che arrivano in ospedale e hanno problemi con l'ossigeno. Spegne quell'infiammazione che poi porta ai segni importanti a livello polmonare", spiega Bassetti. Il farmaco è già pronto e disponibile per curare l'artrite reumatoide, manca ora l'estensione per la cura del covid.
La seconda sperimentazione è quella con il molnupiravir, anch'esso in compresse, che ha effetti sia per la cura del covid sia per la cura dell'influenza. Per Bassetti "Potrebbe essere la pastiglia che prendo a casa se quest'inverno ho sintomi per spegnere i primi segnali dell'infezione". Al momento lo studio - randomizzato e controllato - è partito al San Martino di Genova con il primo paziente. (LEGGI QUI)
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