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Il leader della lega alla Fiera parla anche di green pass e lavoro
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“Sul commissariamento, su Gronda e nuove tratte autostradali, porto e autostrade del mare c'è da correre, non da perdere tempo. Occorre coraggio”.


Matteo Salvini a Genova per il Salone Nautico parla anche della richiesta di commissariamento per le autostrade liguri, sul quale è iniziata la discussione tra il Ministro Giovannini e il Governatore Toti: “Come facemmo per la ricostruzione del ponte di Genova, se avessimo ascoltato i mena dubbi e i gufi, non avremmo mai dato poteri straordinari al sindaco Bucci che in un anno e mezzo ha fatto un ponte nuovo, 200 milioni di euro investiti, non una tangente, non un incidente sul lavoro”.


Salvini è arrivato a Genova per salutare gli operatori della nautica alla Fiera: “Mi fa piacere rendere omaggio a uno dei settori più importanti, più trainanti, anche in tempi di covid, c'ero al salone nelle edizioni di sofferenza, a maggior ragione è mio piacere esserci in questa straordinaria edizione, anche perché la nautica sta facendo dei numeri incredibili, è uno dei pochi settori che sta assumendo di più anche con il famoso posto fisso, per citare Checco Zalone, è dovere di tutta la politica sostenere questo settore”.


Salvini sponsorizza anche il ritorno di Rixi al Governo. L’esponente ligure della lega si era dimesso da Viceministro dopo la sentenza di primo grado sulle spese pazze, ma dopo l’assoluzione in appello sembra essere nuovamente in corsa per un posto di prestigio. Il leader nella lega lo colloca però nel “Governo che verrà. Perché torneremo a votare e ho l'ambizione che la Lega guidi un centrodestra compatto, Rixi torni a occuparsi di infrastrutture, trasporti, viabilità, autostrade del mare, magari un ministero del Mare, mi piacerebbe che lo facesse non più da viceministro, ma salendo di un gradino”.


Sulle polemiche politiche legate all’obbligo di green pass nei luoghi di lavoro, Salvini dribla l’idea che la decisione voluta da Draghi rappresenti una sconfitta per la lega: “Abbiamo cercato di trovare un equilibrio di buonsenso tra salute e lavoro, tra la tutela della salute che è sacrosanta e il diritto al lavoro. Non ci sono mai stati venti di crisi nel Governo, siamo in una Repubblica parlamentare quindi si fanno delle proposte, qualcuno non voleva i tamponi, però ci sono 12-13 milioni di italiani, pensiamo ai bimbi, pensiamo ai minori, che ancora non hanno il Green pass, cosa fai li chiudi in casa? Quindi il fatto che la Lega abbia puntato su estendere i diritti a milioni di italiani, non era una minaccia, se ci hanno dato ragione evidentemente non erano richieste campate per aria”.


“L'estensione Green pass al mondo lavoro è una sconfitta della Lega? No, giudico una vittoria dell'Italia quella che stiamo avendo contro il covid, con tutta la scaramanzia del caso. La Lega è riuscita a evitare quello verso cui qualcuno voleva andare: l'obbligo vaccinale di massa. Siamo riusciti a ottenere che i tamponi non durassero solo due giorni, ma tre; siamo riusciti a impegnare il Governo ad avere tamponi rapidi salivari gratuiti o sottoprezzo per chi non può o non ritiene di vaccinarsi, abbiamo scongiurato problemi nel trasporto pubblico”.